Qui di seguito una corrispondenza arrivata questa sera dalla delegazione italiana che sta cercando di entrare a Gaza in solidarietà con i palestinesi sotto assedio da ormai sette anni.
La solidarietà è sotto embargo: ci impediscono di entrare a Gaza
La delegazione italiana “Per non dimenticare… il diritto al ritorno”, da cinque giorni al Cairo, oggi ha stazionato per l’intera giornata davanti l’ambasciata italiana, per avere conferma del permesso d’ingresso a Gaza. Non è arrivato. Abbiamo con ostinazione provato in tutti i modi ad entrare a Gaza, ma questo ci è impedito. Ancora una volta Gaza rappresenta uno degli aspetti centrali del dramma del popolo palestinese. Si vuole chiudere in prigione una intera nazione e nessuno deve poter entrare. Di tutto ciò le responsabilità sono precise e chiare: se da una parte c’è l’occupazione israeliana (che non deve essere mai dimenticata), dall’altra ci sono le complicità degli stati arabi e dei governi occidentali che su questa regione si giocano interessi geopolitici di portata mondiale. Noi non ci sentiamo sconfitti e consapevoli di queste difficoltà rinnoviamo con forza il nostro impegno in solidarietà con il popolo palestinese. Denunciamo al contempo le complicità del nostro governo e dell’Egitto nel perpetuare su Gaza un embargo criminale e illegale. In questi giorni dall’ambasciata italiana e dalle autorità egiziane ci è stato più volte spiegato che per ragioni di sicurezza il Sinai non è accessibile per “grosse operazioni militari” in corso. Ci domandiamo il perchè questi rischi vengano amplificati quando si tratta di voler andare a Gaza mentre sono sottaciuti per quanto riguarda i luoghi di villeggiatura sul mar Rosso. La delegazione domani mattina consegnerà all’ospedale Palestina al Cairo i medicinali raccolti per essere portati a Gaza.
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