Ieri sera vari gruppi di sinistra e antifascisti si erano dati appuntamento a pochi passi dalla Hofburg, la antica residenza imperiale nella capitale austriaca dove Adolf Hitler proclamò l’Anschluss con la Germania nel 1938, per contestare la tradizionale serata danzante organizzata dal partito di estrema destra Fpoe (Partito per la Libertà), che anche quest’anno poteva contare con la partecipazione di fascisti provenienti da tutto il continente europeo.
Due anni fa al ballo promosso dal partito guidato da Heinz Christian Strache, che attualmente gode del 20% dei voti e rappresenta la terza forza politica del paese, aveva partecipato anche la leader dell’estrema destra francese Marie Le Pen.
Nonostante il forte dispiegamento di polizia a difesa dell’iniziativa dei fascisti austriaci – circa 20 mila gli agenti dispiegati – i manifestanti antirazzisti sono arrivati in quasi 10 mila da tutta l’Austria. Quando i cordoni di polizia hanno impedito con la forza ai dimostranti arrivati in corteo di avvicinarsi troppo all’Hofburg ne sono nati violenti scontri con vetrine rotte, cassonetti utilizzati come barricate, auto incendiate e banche attaccate.
La polizia, che aveva occupato quasi tutto il centro storico della capitale austriaca imponendo la chiusura di negozi e locali pubblici e stabilendo una vera e propria “zona rossa” interdetta, ha tentato di disperdere la manifestazione utilizzando gas lacrimogeni, spray urticanti ed ha caricato più volte i gruppi di dimostranti.
Dure le critiche rivolte da alcuni media ai responsabili dell’ordine pubblico perchè anche ai giornalisti, tranne che in casi eccezionali, era vietato entrare nella zona blindata.
Al termine degli scontri, durati per alcune ore, si segnalano una ventina tra feriti e contusi e quindici manifestanti sono stati arrestati dalla polizia.
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