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In Ucraina è un massacro. Ma Rainews 24 si emoziona per i baci dei nazisti alle fidanzate

In Ucraina ormai il massacro è quotidiano. Nel silenzio generale dei governi e dei media che sostengono il regime golpista di Kiev è aumentata l’intensità degli attacchi e dei bombardamenti contro le zone insorte del paese e le operazioni belliche coinvolgono sempre più spesso i civili. 

Secondo uno dei portavoce militari della Giunta di Kiev, Vladislav Selezniov, solo nelle ultime ore sarebbero stati uccisi circa 300 combattenti delle milizie di autodifesa delle Repubbliche Popolari di Donetsk e Lugansk ed altri 500 sarebbero stati feriti. Nessun accenno alle vittime civili, che secondo testimonianze e documenti riportati da varie testate presenti in loco invece sarebbero numerose, in un tentativo da parte di Kiev di fiaccare la resistenza delle forze antigolpiste colpendo deliberatamente i civili così come è avvenuto lunedì con il bombardamento dal cielo del palazzo dell’amministrazione regionale della città di Lugansk e di un parco adiacente.
Le cifre fornite dal capo delle operazioni militari contro le repubbliche ribelli sono probabilmente esagerate, parte di una strategia propagandistica destinata a nascondere i fallimenti delle ultime settimane e l’inefficienza dell’esercito ucraino, ma appare evidente che il numero delle vittime degli scontri sta aumentando e che ormai ogni soluzione diplomatica sembra aver lasciato il posto a quella militare, con il rischio che il bagno di sangue nelle regioni orientali e meridionali dell’Ucraina diventi veramente di vasta scala.

Il governo di Kiev ha anche ammesso di aver perso 2 suoi soldati, mentre altri 45 sarebbero stati feriti, e il presidente del parlamento Oleksandr Turchynov ha chiesto al Consiglio nazionale di sicurezza e difesa di valutare l’introduzione della legge marziale con la concessione del potere ai militari in alcune parti dell’est del Paese.

Intanto infuriano le polemiche per le sbandate di Rainews 24 sulla vicenda ucraina. Alla notizia dell’ennesimo eccidio a Lugansk provocato dalle forze sostenute da Unione Europea e Stati Uniti, la rete televisiva pubblica ne ha preferita nei giorni scorsi un’altra. Quella dei “romantici” baci e degli abbracci tra gli ‘eroici’ combattenti del ‘battaglione Azov’ e le rispettive fidanzate. 
Il sito di Rainews 24 pubblica alcune foto – di fonte Ansa – accompagnata dalla seguente didascalia: “Soldati del battaglione “Azov” salutano le compagne dopo aver giurato fedeltà alla bandiera ucraina e prima di partire per il fronte orientale del paese dove imperversano gli scontri con i separatisti”.

Un giornale gestito dai golpisti ucraini non avrebbe saputo fare di meglio (anzi, di peggio). Il quadretto manieristico e propagandistico dell’emittente all news italiana, di per sè già rivoltante, nasconde un elemento non indifferente: il battaglione in questione è egemonizzato dalla cosiddetta Assemblea Social-Nazionale, uno dei gruppi di estrema destra che tra la fine del 2013 e l’inizio di quest’anno hanno dato vita a Pravyi Sektor – Settore destro – una delle forze paramilitari decisive nel golpe di febbraio e poi inquadrate – e premiate – all’interno della cosiddetta Guardia Nazionale. Sono note le collaborazioni tra l’Assemblea Social-Nazionale e la gioventù di Svoboda, il partito nazionalsocialista attualmente al governo a Kiev, e i legami con altri gruppi estremisti come i “Patrioti dell’Ucraina”, responsabili già all’inizio del decennio di pestaggi e aggressioni contro Rom ed esponenti delle comunità immigrate nella capitale ucraina riportate e denunciate dall’Helsinki Human Rights Group e dal Netherlands Institute of Human Rights, tra gli altri.
Basta dare uno sguardo al video che segue per rendersi conto del fatto che la redazione di Rainews, guidata da una Monica Maggioni di ritorno dalla riunione del Gruppo Bilderberg (se l’hanno invitata un motivo ci sarà) si è ‘emoziona’ per dei miliziani fascisti.

               

Le ragazze ritratte nelle foto farebbero bene a riflettere attentamente sulle proprie frequentazioni sentimentali, mentre i ‘giornalisti’ di Rainews farebbero bene a cambiare mestiere. O almeno a smettere di celebrare i nazisti ucraini finchè continuano ad essere stipendiati dai cittadini.

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