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Mosca sfida la Nato: bombardieri al largo degli Usa ed esercitazioni su larga scala

Sulla crisi ucraina continuano le trattative – più o meno pubbliche – tra Russia, Unione Europea e governo golpista, che hanno portato ad un rallentamento degli aiuti nei confronti dei ribelli del Donbass e a una posizione più conciliante del Cremlino rispetto alle nuove autorità di Kiev, con il riconoscimento della legittimità del presidente Poroshenko la cui elezione le popolazioni delle regioni insorte del sud e dell’est hanno invece boicottato.

Sul fronte militare però la situazione sembra ancora infuocata, e all’ammorbidimento sul piano diplomatico nei confronti della giunta di Kiev il governo di Mosca sta accompagnando una dimostrazione muscolare contro la Nato e gli Stati Uniti, in risposta al rapido processo di accerchiamento e militarizzazione che l’Alleanza Atlantica sta conducendo nei territori europei dell’est e del nord a ridosso dei confini della Federazione Russa.
Bombardieri strategici russi sono stati avvistati di nuovo vicino alla costa degli USA. Secondo l’esercito statunitense questa settimana gli aerei russi sono passati a ridosso dello spazio aereo degli Stati Uniti, ma senza invaderlo, più volte. Come riportato dal Washington Times, citando un rappresentante ufficiale dell’aeronautica militare del Pacifico Jeff Davis, il radar ha registrato quattro Tu-95 nei pressi delle Isole Aleutine e due aerei cisterna IL-78. Le isole Aleutine sono un arcipelago amministrativamente appartenente all’Alaska (Stati Uniti d’America), a esclusione delle Isole del Commodoro, appartenenti alla Kamchatka (Federazione Russa).
Mosca ha messo in campo anche ‘esercitazioni militari su larga scala’, con caccia russi pronti ad “abbattere” il “nemico” nei cieli sopra l’Artico. Le simulazioni di battaglia russe non si limitano questa volta al Baltico, dove in parallelo le forze della Nato stanno andando avanti con le manovre già annunciate. Secondo il colonnello Oleg Kochetkov, capo del servizio stampa del reggimento Kursk, “nella regione artica la prossima settimana, gli equipaggi parteciperanno alle esercitazioni su larga scala di volo tattico, dove i piloti saranno impegnati in lanci di missili aria-aria a medio e corto raggio su bersagli aerei”.
Più in generale dal 12 giugno sono entrate in fase attiva le esercitazioni su larga scala, volute dal Ministero della Difesa della Federazione Russa, nella regione di Kaliningrad, in parallelo e segno aperto di sfida rispetto alle manovre della NATO nelle tre repubbliche del Baltico e sul Mar Baltico. Come parte delle manovre, un gruppo di 24 navi della flotta locale sono state dislocate nelle acque territoriali, raggruppate in diverse task force, che comprendono cacciatorpediniere, corvette e altre imbarcazioni comprese le navi da rifornimento. Lo scopo dell’esercitazione è la ricerca e l’individuazione di navi e di sottomarini nemici, per ora “immaginari”.
Dalla regione di Tver sono arrivati una serie di velivoli, compresi i bombardieri Su-27 e Su-34, aerei da ricognizione Su-24MR, elicotteri Mi-24 e Tu-22M3 per pattugliamenti aerei. Il Tupolev Tu-22M è un bombardiere bimotore a getto, ultimo bombardiere sviluppato in URSS durante la Guerra fredda, è caratterizzato da una velocità di crociera sostenuta e dalla possibilità di trasportare un elevato carico bellico, ed è in grado di realizzare attacchi (con armi convenzionali o nucleari) contro obiettivi terrestri o navali. Inoltre il Ministero della Difesa russo prevede di ricevere entro la fine del 2014 almeno dieci Tu-22M3 in base al programma di ammodernamento della flotta a lungo raggio dell’aviazione.
Sempre a Kaliningrad sono arrivati circa 200 paracadutisti dalla regione di Pskov. Oltre a unità aeree della flotta del Baltico. 

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