Sale la tensione dopo il ritrovamento dei corpi dei tre coloni scomparsi. All’alba di oggi i soldati israeliani hanno ucciso Yousef Abu Zagha, un ragazzo palestinese di 18 anni, a Jenin, colpendolo al petto. Le truppe erano entrate in città per un raid e alcuni ragazzi hanno lanciato pietre; i soldati hanno risposto con il fuoco. Notte terribile anche nella Striscia: dopo la promessa del premier Netanyahu di punire Hamas, a Gaza sono piovute bombe per tutta la notte, dal novembre 2012 non si assisteva ad una simile operazione: oltre 34 i bombardamenti in tutto il territorio. A Hebron le case dei due membri di Hamas sospettati di essere dietro il rapimento sono state demolite nella notte.
Sono cominciate le prime aggressioni da parte di israeliani contro palestinesi. Ieri notte un giovane palestinese è stato aggredito e ricoverato in ospedale a Gerusalemme, arrestato anche un 17enne israeliano sospettato di aver lanciato gas lacrimogeni contro un tassista palestinese. Sono comparsi anche i primi graffiti anti-arabi. Secondo quanto riportato dall’esercito, cinque missili lanciati dalla Striscia di Gaza hanno colpito il Sud di Israele, senza provocare danni.
Nella notte il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, Mahmoud Abbas, ha parlato al telefono con funzionari statunitensi e europei e con i leader arabi al fine di prevenire azioni israeliane contro i Territori Occupati.
Intanto si registra che nessun accordo è stato raggiunto tra i ministri israeliani sulla risposta da dare dopo il ritrovamento dei corpi dei tre coloni adolescenti. Rottura tra il ministro dell’Economia, Naftali Bennett, e Yaalon (Difesa), Livni (Giustizia) e Lapid (Finanze). I tre si oppongono alla proposta di incrementare l’espansione coloniale nell’area di Hebron, dove sono stati ritrovati i corpi, e nel blocco di Etzion, dove andavano a scuola. A sostenere la proposta di Bennett, leader del partito ultranazionalista Casa Ebraica, anche il ministro delle Comunicazioni, Gilad Erdan, che ha chiesto nuove colonie come reazione. Lapid e Livni hanno ribattuto chiedendo di proseguire con le operazioni condotte in queste due settimane, ovvero distruggendo la struttura interna di Hamas in Cisgiordania e bombardando i siti militari nella Striscia di Gaza. Il premier Netanyahu non si è ancora espresso in proposito.
Fonte. Agenzia Nena-news.it
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