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A proposito di pensione…

Ieri come accade spesso tra amici si scherzava,tristemente, sul fatto che ormai siamo condannati “all’ergastolo” del lavoro. Ed un saggio ha esclamato: ma anche agli ergastolani viene riconosciuto uno sconto di pena per buona condotta.
Ecco forse per noi lavoratrici e lavoratori è vero il contrario. Finché continueremo la buona condotta saremo condannati a scontare tutta la pena del lavoro senza fine.
Anziché l’attesa messianica di un regalo del Governo ,che non arriverà mai, perché non cominciamo a ribellarsi costruendo una piattaforma semplice e chiara, unendo il nostro diritto alla pensione con il diritto al lavoro per i giovani?
Pensione subito per tutti coloro che hanno 40 anni di contributi o 60 anni e 35 anni di contributi.
Assunzione di giovani under 35 anni per la copertura di tutti i posti lasciati vacanti dai pensionamenti nella pubblica amministrazione.
Cancellazione del Job act con trasferimento di risorse pari a quelle utilizzate per il 2015 per le aziende che operano il tourn over per i posti lasciati vacanti dai pensionamenti.
Oggi lo stato non mette 1 euro per la spesa previdenziale ( i soldi dati dal bilancio statale servono solo a restituire all’INPS una parte e non tutte le spese sostenute per l’assistenza).
Per sostenere le spese sopra descritte basta spostare l’1% del prodotto interno lordo per un investimento di civiltà ( ed anche volano di sviluppo economico e non solo sociale) magari togliendo le alle spese militari e all’evasione fiscale.
Questa scelta si può fare anche denunciando che la spesa previdenziale italiana è tra le più basse d’Europa se fosse epurata dalla spesa assistenziale, se le pensioni fosse pagare al netto delle tasse ( è un assurdo che si gonfi la spesa calcolato il lordo per poi pagare il netto con una semplice partita di giro dannosa),
E ricordiamo sempre che i contributi per le pensioni sono soldi nostri che togliamo al nostro salario e non tasse come mentendo sostengono i padroni.

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