I medici e il personale paramedico degli ospedali pubblici greci sono tornati oggi in piazza per protestare contro il nuovo disegno di legge presentato dal ministro della Sanità, Makis Voridis, che prevede tra l’altro la creazione di una società per azioni (Esan) allo scopo di gestire i fondi degli ospedali pubblici già ampiamente tagliati dall’esecutivo sotto dettatura della Troika europea.
Per oggi la Federazione nazionale dei medici ospedalieri della Grecia (Oenge) ha annunciato un’astensione dal lavoro a partire dalle 12 locali sino alla fine dell’orario di lavoro, per protesta contro il nuovo disegno di legge che in giornata sarà discusso in Parlamento. Inoltre l’Oenge, insieme con l’Associazione dei Medici Ospedalieri di Atene e Pireo (Einap) e la Federazione nazionale dei Dipendenti degli Ospedali Pubblici (Poedin), ha indetto una manifestazione di protesta per le 12:30 davanti alla sede del Parlamento.
La nuova legge – denunciano i rappresentanti dei medici e dei dipendenti degli ospedali – provocherà la sospensione delle attività di molti ospedali pubblici mentre una serie di servizi sanitari sinora pubblici saranno trasformati in privati, contribuendo così all’accrescimento del volume d’affari del settore sanitario privato. “Tra gli obiettivi della nuova legge – sostiene il personale ospedaliero – c’è quello di concedere soltanto il minimo di servizi pubblici”. Secondo il presidente della Oenge, Dimitris Varnavas, “la nuova legge apre la strada per il ritiro totale dello Stato dal finanziamento del Sistema Sanitario nazionale (Esy). Si tratta di un disegno di legge – ha aggiunto – che ha incontrato l’opposizione totale dell’Oenge, dell’Ordine nazionale dei medici e della Poedin. Le modifiche apportate dal ministro non cambiano minimamente la sostanza delle ripercussioni drammatiche che vi saranno per i malati, gli ospedali e i medici”.
Nel paese, vittima dei diktat del Fmi, della Banca Centrale Europea e della Commissione Europea, una parte crescente di cittadini non può accedere alle cure mediche o perché gli ospedali e gli ambulatori pubblici sono stati chiusi o svuotati di attrezzature e specialisti oppure perché non riesce a pagarsi i servizi sanitari a pagamento.
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Daniele
Praticamente come in Italia per la collaborazione tra PD e Federazione della Sinistra