A volte i popoli hanno i governanti e le classi dirigenti che si meritano. Sembra essere il caso di Israele.
Da un sondaggio condotto dal Jerusalem Center for Public Affairs e pubblicato oggi dai media israeliani emerge che tre cittadini israeliani su quattro sono contrari alla creazione di uno Stato palestinese lungo i confini del 1967.
Stando ai risultati della ricerca, condotta su un campione di 505 israeliani (sono stati esclusi dalla rilevazione i palestinesi con passaporto israeliano) dal 12 al 14 ottobre, il 74,3% delle persone interpellate è contrario alla creazione di uno Stato palestinese lungo i confini del 1967; il 74,9% si è detto contrario a uno Stato palestinese che comporti il ritiro di Israele dalla Valle del Giordano e il 76,2% a uno Stato palestinese che comporti una divisione di Gerusalemme. La maggioranza degli intervistati si è detta di ‘destra’. Comunque, anche tra gli interpellati che si sono detti di ‘sinistra’ solo il il 51,5% si é dichiarato a favore della nascita di uno stato palestinese con Gerusalemme divisa.
Di fatto il sondaggio dice – per quello che valgono le rilevazioni di questo tipo – che la stragrande maggioranza degli israeliani non vuole affatto uno Stato Palestinese indipendente, se non un simulacro composto di poche centinaia di chilometri quadrati senza risorse e senza continuità territoriale, di fatto impossibile da costituire.
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