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No del Kazakistan alla moneta unica con la Russia

Il Kazakistan non accetterà che vi sia una moneta unica all’interno dell’area di libero scambio con la Russia, la Bielorussia e l’Armenia, come invece vorrebbe il presidente russo Vladimir Putin. L’ha chiarito nei giorni scorsi il viceministro dell’Economia della repubblica ex sovietica, Timur Zhaksylykov.
Putin aveva proposto una moneta comune all’interno dell’Unione economia euroasiatica (EEU), l’alleanza che Mosca ha promosso come contraltare economico dell’Unione europea. “Noi non stiamo discutendo questioni di questo tipo” ha detto il viceministro kazako parlando coi giornalisti. “Vorrei dire – ha aggiunto – che il Kazakistan ha una posizione chiara e precisa nell’escludere la possibilità d’introdurre una moneta unica nella cornice dell’EEU”. Putin aveva avanzato la sua proposta nel corso di un vertice con il presidente kazako Nursultan Nazarbayev e con quello bielorusso Alexander Lukashenko il mese scorso. “Noi pensiamo che sia giunto il tempo per discutere opportunità come una potenziale unione monetaria” aveva detto allora il leader del Cremlino.
Le dichiarazioni di Zhaksylykov giungono in un momento in cui esiste una certa tensione nei rapporti economici tra Mosca e Astana, anche se le due parti evitano di parlare apertamente di una guerra commerciale in atto. Da fine marzo il Kazakistan ha iniziato a limitare le vendite di diversi prodotti alimentari russi, adducendo presunti pericoli per la salute dei consumatori. Citando le stesse ragioni, la Russia ha risposto questo mese vietando i prodotti caseari kazaki, la frutta e vegetali. I produttori kazaki sono entrati in sofferenza a causa della caduta del rublo che ha avuto come effetto collaterale una notevole competitività rispetto ai concorrenti kazaki.

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