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Stati Uniti. Libero dopo 43 anni di carcere l’ultimo dei ‘Tre di Angola’: era innocente

E’ tornato in libertà dopo 43 anni Albert Woodfox, l’afroamericano di 69 anni diventato il prigioniero tenuto per più tempo in isolamento negli Usa e risultato innocente.
Ex attivista dei Black Panther, storico movimento afroamericano attivo negli Stati Uniti, Woodfox è uno dei cosiddetti “Tre di Angola”, dal nome della città della Louisiana dove nel 1972 fu uccisa una guardia carceraria, omicidio attribuito a lui e altri due afroamericani, Robert Hillary King ed Herman Wallace, già rilasciati. Il caso, emerso a fine anni Novanta, ha sollevato sdegno internazionale, critiche e dibattiti.
Woodfox era stato condannato due volte per l’uccisione della guardia Brent Miller durante una rivolta, ma si era sempre dichiarato innocente. Lo scorso giugno, infine, un giudice federale in appello ha ribaltato le precedenti sentenze e ha stabilito la liberazione, nonchè l’immunità da nuovi procedimenti giudiziari. L’ultimo atto della saga giudiziaria si è consumato ieri, con la rinuncia a procedere per altri due reati minori.
“Anche se avrei voluto provare la mia innocenza con un nuovo processo, le preoccupazioni per la mia salute e per l’età mi hanno portato a chiudere il caso ora e ottenere il rilascio con una dichiarazione di rinuncia a procedere per reati minori”, ha reso noto Woodfox con un comunicato, “spero che gli eventi di oggi porteranno a conclusione tante cose”.

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