Neanche è entrato all'Eliseo e già viene contestato da lavoratori e studenti. In queste ore a Parigi – siamo intorno alle 16 – una manifestazione indetta dalla "Coalizione sociale" (o Front sociale, sezioni dei sindacati Cgt, Force Ouvriere, Solidaire oltre che degli studenti, associazioni, disoccupati, ecc) ha cercato di dirigersi verso la Bastiglia. La manifestazione era stata regolarmente autorizzata.
"Emmanuel Macron è stato eletto presidente della Repubblica. Mobilitiamoci sin d'ora per dimostrargli che la piazza vuole farsi sentire e vuole combattere i suoi progetti di regressione sociale", si legge nell'appello del collettivo rivolto allo schieramento del 'né Macron, né Le Pen'. Alcune migliaia di persone si sono radunate nella piazza parigina rispondendo all'appello del collettivo Front Social per manifestare contro le politiche "ultra-liberali" del presidente eletto. Nella piazza un massiccio dispositivo di sicurezza, con decine di furgoni della polizia e agenti in tenuta antisommossa che hanno perquisito borse e zaini agli accessi e nelle strade adiacenti. Due fermate della metropolitana sono state chiuse. Sventolano diverse bandiere e striscioni, da quella del sindacato Cgt, ai Sans Papiers, dal movimento Nuit Debout presente con un suo coro che intona Bella Ciao e Bandiera rossa, ai sostenitori di Jean-Luc Mélenchon che mettono Macron "sotto tutela" in vista delle legislative di giugno.
La polizia ha attaccato quasi immediatamente, all'altezza di Place de la Republique, coprendosi come al solito dietro la presunta presnza di black bloc nel corteo. Almeno un ragazzo è stato fermato dopo essere stato violentemente picchiato dai poliziotti in assetto antisommossa. Tutte le strade vengono bloccate e anche i giornalisti vengono trattati malissimo, alcuni di loro lamentano di essere stati manganellati nonostante portassero i contrassegni "press".
La sinistra francese che ha dato da tempo addio al cosiddetto Partito Socialista era già scesa in piazza durante la scorsa presidenza, quando al governo c'era lo stesso Macron come ministro dell'economia, e tutto riconoscono benissimo in lui l'autore della famigerata loi travail, l'equivalente francese del Jobs Act renziano, che ha eliminato molti diritti dei lavoratori e incentivato la precarietà.
Ore 16.30: i media italiani (tranne La7) stanno ancora elevando ditirambi al banchiere-presidente, e non menzionano nemmeno le cariche poliziesche di Parigi.
Ore 16.45. L'Ansa si è accorta che a Prigi "abbiamo un problema". Ora, pensiamo, ne parleranno anche gli altri media, come pecore del gregge…
Un pprimo video:
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa