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Gli Stati Uniti confermano il sostegno alla Turchia nella lotta contro il PKK

Un funzionario degli Stati Uniti Usa giovedì ha dichiarato alla Reuters che Stati Uniti sta cercando di rafforzare la cooperazione di intelligence con la Turchia per sostenere la sua lotta contro il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK).

Il funzionario ha riferito che il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Jim Mattis al primo ministro turco Binali Yildirim che Washington è impegnata a proteggere il suo alleato della NATO, anche contro minacce come il PKK.

Lo sforzo potrebbe essere un tentativo di lenire la disapprovazione della Turchia per la fornitura di armamenti da parte degli  Stati Uniti alle forze curde in Siria nella lotta contro lo Stato Islamico (IS).

Lunedi ‘il presidente Donald Trump ha approvato un piano del Pentagono per fornire armi e munizioni ai Unità di Protezione del Popolo (YPG e) per aiutarli nella loro lotta per riprendere la città di Raqqa, capitale de facto del gruppo estremista. Tuttavia, la Turchia vede la YPG come un’estensione del fuorilegge PKK , che dal 1984 ha combattuto una rivolta nel sud-est della Turchia dal 1984.

Tuttavia, gli Stati Uniti ha annunciato di voler aumentare le capacità di ciò che è noto come un “centro di fusione di intelligence” ad Ankara per aiutare i funzionari turchi a meglio identificare e tracciare i combattenti del PKK. Secondo il funzionario degli Stati Uniti, il piano potrebbe finire per raddoppiare la capacità del centro di intelligence con l’aggiunta di ulteriori risorse di intelligence degli Stati Uniti, come droni e altre funzionalità.

La condivisione estesa delle informazioni estesa offrirà un’importante priorità per la sicurezza nazionale per la Turchia.

Gli Stati Uniti non riconoscono pubblicamente la relazione tra i vari gruppi curdi. Gli Stati Uniti guardano alle YPG come un partner efficace e prezioso nella lotta contro i militanti di ISIS nel  nord della Siria.

Mercoledì scorso, Mattis ha espresso fiducia degli Stati Uniti, che sarebbero in grado di risolvere le tensioni con la Turchia per quanto riguarda la decisione di armare i curdi, affermando: “Lavoreremo su qualsiasi delle preoccupazioni.” Il 16 maggio è previsto che la Casa Bianca ospiterà  il 16 maggio Recep Tayyip Erdogan.

La visita, secondo la Casa Bianca, permetterebbe ai due leader di rafforzare le loro relazioni bilaterali e approfondire ulteriormente la loro cooperazione per affrontare il terrorismo in tutte le sue forme.

 

* da http://www.retekurdistan.it

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