In tutto il mondo cresce la solidarietà. in Palestina la repressione israeliana
La solidarietà con i prigionieri politici palestinesi in sciopero della fame va crescendo in tutto il mondo. Ieri funzionari delle Nazioni Unite tra cui il relatore speciale Michael Lynk, hanno espresso preoccupazione per i prigionieri palestinesi e ci sono statati presidi in Spagna, Francia, Belfast, Glasgow, Hellemmes, Evry,Chicago, Milano, Buenos Aires, Granada, Sevilla, Manila e Malaga. Per oggi sono programmate iniziative a Saint-Denis, Brussels, Milano, Cadice,an Roque, Aravena, Mans, New York, Berlino, Cagliari, Copenaghen..
Contemporaneamente il tasso di repressione del Sistema Carcerario Israeliano nei confronti dei prigionieri in sciopero aumenta. Ieri sono entrati in funzione ancora una volta i famigerati “bosta” (“Tomba Mobile”) blindati, all’interno dei quale ci sono piccole celle chiuse da tutti i lati, senza finestre e con piccoli fori per la respirazione, le cui pareti sono di ferro come i sedili di cui sono dotate; celle che diventano roventi d’estate e gelide di inverno. I “bosta” Sono stati impiegati per il trasferimento di alcuni prigionieri in sciopero nelle prigioni di Beersheva, Mattia e Ramla, anche “ospedali da campo”, perché attrezzate per l’alimentazione forzata.
In tutti i Territori Palestinesi Occupati continuano le manifestazioni della popolazione in solidarietà con i prigionieri . Nel corso di una di queste ieri delle “forze di sicurezza” israeliane che ieri hanno attaccato le manifestazioni, nel corso di una delle quali un colono israeliano ha assassinato un palestinese di 23 anni Moataz Tayeh. Le “forze di sicurezza israeliane”, hanno protetto il colono attaccando i manifestanti. E’ rimasto feriso il giornalista palestinese Majdi Esht ayyeh.
Altre 48 persone sono state arrestate.
La salute dei prigionieri deperisce. Almeno due detenuti Mohammed al-Qeeq. e Ahmad Sa’adat richiederebbero il ricovero in ospedale.
In questo scenario è atteso l’arrivo del presidente statunitense Trump
Intanto continua anche il complice silenzio del Governo Italiano.
Roma 19 Maggio 2017.
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