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In Catalogna come al fronte: il tributo alle truppe dei fascisti spagnoli

Continuano a partire per la Catalogna a centinaia anche in queste ore gli agenti delle forze dell’ordine spagnole, dopo che dalla settimana scorsa circa 11 mila membri della Guardia Civil e della Policia Nacional sono già arrivati a Barcellona e nelle altre città ribelli per impedire la celebrazione del referendum indipendentista convocato il 1 Ottobre e dichiarato illegale dal governo e dalla magistratura di Madrid.
Gli indipendentisti denunciano quelle che definiscono ‘truppe di occupazione’. Una definizione che alcuni nostri lettori hanno criticato, definendola eccessiva. Guardando le foto e i video che pubblichiamo qui di seguito forse si ricrederanno.

Le forze di polizia che lasciano le loro caserme per raggiungere la Catalogna sono oggetto di manifestazioni di incoraggiamento e sostegno da parte di decine, spesso centinaia di fascisti – con al seguito i familiari dei militi o intere scolaresche – di varie organizzazioni al grido di ‘a por ellos’ (espressione intraducibile che suona come ‘dategli addosso’), ‘Viva la Polizia’ e ‘Viva la Spagna’.
Ovviamente con il consenso dei comandi delle forze dell’ordine e l’entusiasmo dei militari e dei poliziotti in partenza. D’altronde il quotidiano progressista spagnolo Publico ha svelato che decine di poliziotti domenica scorsa hanno partecipato all’aggressiva manifestazione contro l’Assemblea organizzata da Podemos e Izquierda Unida al Padiglione XXI di Zaragoza. I comandi militari locali si sono lamentati di avere pochi effettivi per garantire la sicurezza dei convenuti, perché molti erano già stati mandati in Catalogna. E, ha svelato Publico pubblicando le conversazioni di una chat di un sindacato di polizia, perché molti colleghi manifestavano insieme ai fascisti contro quelli che considerano ‘traditori della patria’.

Madrid, Huelva, Cordoba, Algeciras, Santander, Sevilla, Murcia, Toledo… Sventolio di bandiere spagnole spesso nella versione imperiale e franchista, slogan nazionalisti e anticatalani, saluti romani e inni fascisti, strette di mano e abbracci ai valorosi poliziotti che partono per ristabilire l’ordine costituito. Un “tributo alle truppe” che ci aspetteremmo di vedere in una nazione in guerra, o in un paese che manda il proprio esercito a ristabilire il controllo nelle colonie ribelli. C’è una certa differenza tra il nazionalismo sciovinista di uno stato oppressore e la rivendicazione all’indipendenza di un popolo in lotta. O no?
Le immagini parlano da sole…

Salida de CONVOY de la GUARDIA CIVIL desde HUELVA con destino CATALUÑA

Huelva: Policia Nacional parte hacia Cataluña para hacer que se cumpla la Constitución ESPAÑOLA

Guadalajara despide a sus Guardias Civiles que parten a Cataluña (VÍDEO)

Salida de Guardias Civiles desde Murcia hacia Cataluña (VÍDEO)

Efectivos de la Policía Nacional de Córdoba parten hacia Cataluña por el 1-0

Padres y alumnos se manifiestan en apoyo a la Guardia Civil en Sevilla

Madrid despide entre aplausos y alegría a la UIP de Policía que viaja a Cataluña contra 1-O

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