Nel 2017, le aziende metalmeccaniche ed elettriche del sud della Germania hanno generosamente finanziato, con oltre 1,3 milioni di euro, cinque partiti rappresentati al Bundestag. I finanziamenti, arrivati alla fine dell’anno, sono stati resi pubblici sul sito web del Bundestag. Gran parte della somma viene dalla Confederazione bavarese degli industriali metalmeccanici ed elettrici (VEM), alla quale aderiscono 640 aziende. La prima beneficiaria è la CSU, ala bavarese della Democrazia Cristiana tedesca (CDU) guidata dalla signora Merkel, alla quale sono andati 650.000 euro. Seguono i liberali (FDP), con 150.000 euro, quindi i Verdi e i socialdemocratici (SPD), che hanno dovuto accontentarsi di 60.000 euro ciascuno.. La legge obbliga a comunicare subito i nomi dei donatori per cifre superiori a 50.000 euro. L’amministrazione federale prvvede alla loro pubblicazione.
E’ ovvio che, all’inizio delle trattative per la formazione del governo, la VEM ha voluto rinfrescare la memoria dei potenziali membri della coalizione. Sembra inoltre che gli industriali guardino alle elezioni bavaresi, che si svolgeranno il 14 ottobre prossimo. Negli anni scorsi la Confederazione aveva fatto pervenire finanziamenti consistenti anzitutto alla CSU, che governava da sola, e alla FDP, che aveva raggiunto il governo regionale successivamente. Adesso, tuttavia, secondo i sondaggi le future maggioranze nel governo bavarese non sono chiare. Dopo le elezioni, sembra che non sia possible escludere una partecipazione della SPD o dei Verdi ad un governo presieduto dalla CSU.
Si tratta di finanziamenti degni di nota anche perché fra gli aderenti alla VEM ci sono, fra gli altri, fabbricanti di armi. Nel rapporto della Confederazione vengono citati come membri della presidenza rappresentanti di Airbus Defence and Space Srl e Diehl Stiftung & Co. Sas. La Airbus SE, che è prima in Europa nella costruzione aeronautica e spaziale e seconda in quella degli armamenti, produce, oltre ad aerei da combattimento, anche elicotteri militari. Diehl è un gruppo di imprese di Norimberga. Una parte, che produce fra l’altro missili aria-aria, è costituita da Diehl Defence, con sede nel Baden-Württemberg. Anche la MTU Engines SpA, con sede a Monaco, che si concentra sull’aeronautica civile e militare, secondo il suo « Rapporto di sostenibilità » del 2016, è legata alla Confederazione delle imprese bavaresi.
L’industria degli armamenti ha un ruolo importante per la Baviera. Vi risiedono quattro dei sei maggiori fabbricanti di armi tedeschi. Oltre ad Airbus, Diehl e MTU, anche Krauss-Maffei Wegmann, con sede a Monaco. Dalla risposta a un’interpellanza del gruppo parlamentare dei Verdi al governo federale risulta che, nel 2016, il 32,8% delle singole autorizzazioni tedesche per l’esportazione di armamenti provengono dalla Baviera. Per le autorizzazioni collettive , la quota sale al 54%. E’ interesse delle aziende che anche il prossimo governo federale contribuisca al riarmo di dittature amiche. La richiesta è in aumento.
Le imprese desiderano, inoltre, che la politica del Land crei le migliori condizioni, anche in termini di localizzazione, per la produzione delle armi. Finora, la CSU è stata un collaboratore più che affidabile. Nel 2013 il governo regionale aveva sostenuto la costruzione del Ludwig-Bolkow-Campus sui terreni dell’Airbus, a Ottobrunn presso Monaco, dove la ricerca civile e quella militare vanno a braccetto. Nei progetti che vi vengono realizzati il Land investe milioni.
Alla fine dell’anno scorso, oltre a quella bavarese, anche la Confederazione degli industriali metalmeccanici del sud-ovest ha finanziato i partiti con centinaia di migliaia di euro. 150.000 sono andati alla CDU, 110.000 ciascuno a FDP e Verdi e 60.000 alla SPD. Anche nella Confederazione del sud-ovest della Germania è presente l’industria degli armamenti. Fra i suoi aderenti ci sono Diehl Defence e i fabbricanti d’armi Heckler und Koch. I rapporti con il presidente del Consiglio dei ministri del Baden-Württemberg, Winfried Kretschmann, sono eccellenti. Kretschmann (uno dei fondatori del partito dei Verdi) aveva confidato alloSpiegel qualche tempo fa che la presenza dell’industria degli armamenti nel Land da lui governato “non gli crea alcun problema”.
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