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Giovanni Asperti, caduto in Rojava al fianco dei curdi

E’ il primo, ed è con dolore che certe notizie entrano nel cuore. Giovanni Francesco Asperti, bergamasco di Ponteranica, è morto in Rojava, nel Kurdistan siriano, nella località di Derik, vicino al confine con la Turchia.

Ne hanno dato notizia le milizie curde, e la Farnesina ha confermato. 53 anni, due figli adolescenti, noto sul campo di battaglia come ‘Hiwa Bosco’, Giovanni è morto il 7 dicembre in quello che le Ypg definiscono uno “sfortunato incidente”.

La foto che lo ricorda lo vede in divisa da combattimento, com’è giusto per quelli che sono andati a portare solidarietà internazionalista a un popolo che da quasi un secolo è in armi – diviso in quattro paesi diversi (Turchia, Iran, Siria, Iraq) – per realizzare l’autodeterminazione nazionale. Un obiettivo che magari qualche deficiente, qui da noi, definirebbe “sovranista”.

Il sito curdo che ha dato la notizia riferisce che Giovanni era uno delle “centinaia di rivoluzionari che si erano uniti alla lotta contro l’Isis nella regione curda di Rojava e nel nord della Siria” e che “durante tutta la sua vita nella lotta di liberazione ha dato l’esempio di una vera vita rivoluzionaria”.

In luglio Contropiano aveva intervistato Claudio Locatelli, suo concittadino e compagno di esperienza internazionalista.

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