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Giornalista della CNN arrestato a Minneapolis

Un arresto flash quello di poche ore fa a Minneapolis, di Omar Jemenez, giornalista della CNN, e della sua troupe. Un arresto avvenuto in diretta TV mentre la troupe girava un servizio sulle proteste che hanno messo a ferro e fuoco Minneapolis dopo l’uccisione di George Floyd.

La protesta per la morte dell’afroamericano in questi giorni si è estesa ad altre città degli Stati Uniti, da Denver a New York, facendo emergere sotto gli occhi di tutto il mondo la rabbia di una comunità, quella afro americana, ancora vittima del razzismo dilagante negli States, e di uno Stato in cui la giustizia corre su due binari diversi a seconda del colore della pelle.

D’altronde, con un presidente che minaccia di mandare la Guardia Nazionale a sedare con violenza le rivendicazioni di giustizia che scoppiano ciclicamente negli USA, c’è poco da essere diplomatici.

Il giornalista, che stava riprendendo le scene di piazza in prossimità della polizia, è stato improvvisamente arrestato mentre chiedeva alle forze dell’ordine dove potevano posizionarsi per svolgere il loro mestiere di giornalisti.

La notizia in pochi minuti ha fatto il giro del mondo, e forse grazie anche all’indignazione crescente sui social, dopo circa un’ora lui e la sua troupe sono stati rilasciati.

Una gaffe un po troppo esagerata a cui era meglio non dare troppo seguito evidententemente, ma chissà cosa sarebbe successo, se fosse stato un giornalista bianco inviato in Cina oggi, ad essere fermato dalle forze dell’ordine…

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1 Commento


  • Mario Bianchi

    Appunto, chissà se la mitraglietta di Cairo channel, ad esempio, darà a questa notizia lo stesso taglio manicheo riservato solitamente ad Hong Kong…

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