Alla già forte tensione tra Grecia e Turchia sulle Zone Economiche Esclusive in mare si è aggiunta, due giorni fa, la collisione tra due navi da guerra dei due Paesi nelle acque ad est dell’isola di Rodi.
Secondo la versione turca, la fregata greca Limnos ha compiuto una manovra di disturbo nei confronti della nave da esplorazione turca Oruc Reis, all’interno della Zona economica esclusiva greca non riconosciuta però da Ankara. Una delle navi militare turche di scorta alla Orcu Reis, la Kemal Reisav, a quel punto avrebbe urtato la fregata greca, danneggiandola.
La versione di Atene, invece, riferisce di una collisione dovuta ad un errore di manovra della nave turca, che risulterebbe maggiormente danneggiata.
Nel contenzioso apertosi tra Grecia e Turchia , il presidente francese Macron, ha deciso di mandare rinforzi militari ad Atene, inviando navi e caccia nel Mediterraneo orientale ad affiancare la marina greca. Due Mirage 2000 (secondo alcune fonti invece si tratterebbe di due Rafale), la fregata Lafayette e la portaelicotteri da assalto anfibio Tonnère hanno effettuato manovre militari congiunte con le fregate greche Spetsai, Aegeon, Limnos e Kountouriotis al largo dell’isola di Creta. La Francia, tra l’altro, è già presente militarmente nella zona con alcuni caccia nella base militare di Paphos a Cipro.
E’ importante rammentare che a fine giugno c’era stato un incidente navale tra una unità della marina militare francese e una nave militare turca di scorta ad un mercantile diretto in Libia che aveva rifiutato di farsi ispezionare sulla base della risoluzione contro il traffico d’armi verso il paese mediterraneo investito dalla guerra civile.
Per la diplomazia europea e per la Nato sono ore convulse: il Ministro degli Esteri greco sta facendo un giro delle capitali in Europa mentre a Bruxelles è stato convocato un consiglio straordinario dei ministri degli esteri per questo venerdì, vista la gravità del momento.
La Francia ha deciso quindi di rinforzare temporaneamente la sua presenza militare nel Mediterraneo orientale ed anche nel Mar Nero. Pare infatti che l’aereo spia Breguet Atlantic fatto allontanare tre giorni fa da un caccia russo dallo spazio aereo di Mosca, fosse francese e non italiano come era stato inizialmente dichiarato dai russi e smentito dal Ministero della Difesa italiano.
Il Presidente francese ha puntato il dito contro Ankara: “Le decisioni unilaterali della Turchia provocano tensioni. Devono spegnersi per permettere un dialogo pacifico tra Paesi vicini e alleati NATO”, ha scritto Macron in un tweet ripreso dalle agenzie internazionali.
Colpisce, tuttora, l’assordante silenzio del ministero degli Esteri italiano su un conflitto praticamente alle porte di casa.
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