Ricordate quel vecchio detto “la vendetta è un piatto che va consumato freddo”? Beh, sembra proprio che a Pechino lo abbiano tenuto caro.
Con un comunicato del portavoce del ministro degli esteri, i cinesi hhano reso noto ieri di aver deciso sanzioni contro una trentina di ex esponenti dell’amministrazione Trump. Cogliendo l’attimo esatto della maggior riprovazione per l’operato di The Donald anche all’interno degli Stati Uniti. E dunque sottraendosi, almeno nell’immediato, all’ipotesi di ritorsioni.
“Negli ultimi anni, negli Stati Uniti, alcuni politici anti-Cina, per i loro interessi politici egoistici, per il loro pregiudizio e odio contro la Cina e senza mostrare alcun riguardo per gli interessi dei popoli cinese e americano, hanno pianificato, promosso ed eseguito una serie di mosse folli che hanno gravemente interferito negli affari interni della Cina, minato gli interessi della Cina, offeso il popolo cinese, e seriamente disturbato le relazioni Cina-USA.
Il governo cinese è fermamente deciso a difendere la sovranità nazionale, la sicurezza e gli interessi di sviluppo della Cina.
La Cina ha deciso di sanzionare 28 persone che hanno gravemente violato la sovranità della Cina e che sono stati i principali responsabili di tali mosse degli Stati Uniti su questioni legate alla Cina.
Essi includono Michael R. Pompeo, Peter K. Navarro, Robert C. O’Brien, David R. Stilwell, Matthew Pottinger, Alex M. Azar II, Keith J. Krach e Kelly D. K. Craft dell’amministrazione Trump, nonché John R. Bolton e Stephen K. Bannon.
A questi individui e ai loro familiari stretti è vietato l’ingresso nella Cina continentale, Hong Kong e Macao. Loro, le aziende e le istituzioni loro associate sono anche limitate dal fare affari con la Cina.”
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Gian claudio
Bene, adesso dalla prevedibile reazione di Biden trarremo le conseguenti valutazioni. Sicuramente sbaglierò, ma gli yankees fanno sempre quadrato contro qualunque avversario, vedremo.