Cinquantacinque feriti e diciannove fermi a Madrid durante la manifestazione, contro l’arresto del rapper Pablo Hasel. Centinaia di persone si sono radunate a Puerta del Sol in una piazza blindata dalle forze dell’ordine. Manifestazioni di protesta sono state segnalate anche in Catalogna
La polizia ha caricato ieri pomeriggio le persone concentrate a Puerta del Sol per la libertà di Pablo Hasél. Il rapper arrestato martedì a Lleida per scontare la pena di 9 mesi inflitta dall’Alta Corte Nazionale per il “crimine” di insulti e calunnie contro la Corona spagnola.
La protesta, convocata sui social e senza l’autorizzazione delle autorità, è iniziata intorno alle 19:00 in modo pacifico e con un clima di festa. Erano circa le 20:00 quando gli agenti di polizia hanno caricato più volte i gruppi di manifestanti che avevano tentato di percorrere via Carretas in direzione del Congresso dei Deputati. Alcuni manifestanti hanno cercato di avanzare con le mani alzate per non subire le cariche, mentre il fumo dei lacrimogeni si diffondeva per tutta la piazza. Nel frattempo, in Calle del Correo, si sono uditi altri spari della Polizia, che ha continuato a caricare i manifestanti che avevano incendiato alcuni cassonetti nella zona. In Calle Mayor è iniziata una vera e propria resistenza dei manifestanti che hanno formato barricate con i cassonetti in fiamme per impedire l’avanzata degli agenti e si sono spostati in strade limitrofe come Calle Mayor o Preciados.
Si registra un totale di 19 persone arrestate e almeno 55 sono rimaste ferite, tra cui 35 agenti della polizia nazionale e 20 manifestanti o passanti che sono stati implicati negli incidenti. Dei 19 detenuti, sei sono minorenni (tra i 16 e i 17 anni) e quattro sono donne. Alla manifestazione si sono sentiti slogan come “Anche io sono Pablo Hasél!”, “Il re deve morire affinché la gente viva!” o “Pablo Hasél Libertad! Fuori con la polizia franchista!” Sono stati anche esposti striscioni che chiedevano il rilascio del rapper. La manifestazione si è conclusa intorno alle 22:00.
Altre manifestazioni si sono svolte a partire da martedì in diverse città della Catalogna. I Mossos d’Esquadra, la polizia autonomica catalana, hanno ferito alcuni manifestanti con proiettili di plastica e una giovane donna ha perso un occhio dopo essere stata colpita.
Al momento non si registrano comunicati di condanna dell’Unione Europea o dei vari governi verso le violenze contro i manifestanti e per la libertà d’espressione in Spagna. Pare che questa sensibilità democratica sia concentrata solo contro Russia, Bielorussia, Venezuela, Cina.
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