La Cina ha concesso l’approvazione “condizionale” per un quarto vaccino anti-Covid-19 di produzione propria, ha dichiarato questo venerdì il Ministro della Scienza e della Tecnologia Wang Zhigang, secondo quanto riportato dall’agenzia stampa cinese Xinhua.
La Repubblica Popolare è quindi il Paese che ha prodotto in proprio più vaccini approvati.
I vaccini cinesi sono usati non solo per la Repubblica Popolare, ma sono stati approvati anche da altri Stati in vari continenti e due dozzine di Paesi hanno firmato contratti di fornitura con la Cina.
Per certi versi, è una condizione condivisa dalla Russia, i cui eccellenti risultati di sicurezza ed efficacia dello Sputnik V sono stati certificati dalla prestigiosa rivista scientifica The Lancet.
Guarda caso non hanno ricevuto ancora l’autorizzazione delle autorità della UE, nonostante l’Ungheria lo abbia approvato già da fine gennaio e abbia già allora ribadito la volontà di procurasi un milione di dosi del vaccino prodotto dalla Sinopharm, che nel tempo ha approvato.
I vaccini dell’industria statale – sottolineiamo statale – Sinopharm sono distribuiti per esempio negli Emirati Arabi Uniti e nei Balcani, tra cui la Serbia, divenuto il primo Paese europeo ad usare un vaccino cinese, ed il Montenegro; mentre il governo bosniaco ha iniziato una contrattazione anche con Pechino.
Sinovac ha ricevuto ordini dalla Turchia e dal Brasile, mentre il vaccino della CanSino – sempre cinese – sta affrontando la Fase-3 dei test clinici in Pakistan e Messico.
Per una sorta di paradosso la Cina, avendo fermato prima di tutti il contagio, non aveva un numero sufficiente di persone su cui poter testare per le differenti fasi cliniche che presuppongono un numero crescente di persone a rischio contagio; ha quindi dovuto ricorrere quindi alla popolazione di altre nazioni. Questo ne ha rallentato inizialmente la corsa, ma il gap è stato presto colmato.
Secondo quanto riporta il quotidiano d’informazione in lingua inglese China Daily, il Paese: “ha adottato cinque approcci tecnologici diversi sviluppando i vaccini per il Covid-19. La Cina ha ora per il Covid 17 vaccini che ha sviluppato da sé che affrontano i test clinici, con 7 di questi che stanno affrontando la Fase-3″, ha affermato Wang in una conferenza stampa tenutasi a Pechino.
Il pacchetto curativo della Repubblica Popolare include anche “11 tra farmaci e metodi di trattamento nella sua diagnosi e per il piano di trattamento”, ha aggiunto Wang.
La UE è in grande difficoltà sui vaccini perché arrivano con il contagocce dalle multinazionali farmaceutiche con cui ha firmato contratti secretati, mentre alcuni attori dell’industria farmaceutica di primo piano europea hanno fallito completamente nella corsa al vaccino, si pensi al caso di Sanofi-Aventis.
Di fronte ai successi cinesi, russi e prossimamente cubani, la rete di relazioni commerciali atlantico-europee appare sempre più un evidente handicap, così come lo è la subordinazione alle catene del valore franco-tedesche, che limitano lo sviluppo di prodotti strategici per l’Italia.
Questo è come il quotidiano inglese “The Guardian” riportava gli aggiornamenti sullo sviluppo dei vaccini in Cina, pochi giorni fa.
***
Il vaccino cinese di Sinopharm efficace al 72.5%, secondo la compagnia
La Cina si porta avanti con l’introduzione di due nuovi vaccini per il Covid nel processo di regolamentazione, uno della compagnia statale Sinopharm e l’altro dall’azienda privata CanSino, riporta AP.
Entrambi i vaccini sono stati sottoposti agli enti di controllo per l’approvazione questa settimana.
CanSino dichiara che gli enti cinesi stanno revisionando la richiesta per il vaccino, in archivio da mercoledì.
La sussidiaria di Sinopharm, l’Istituto di Wuhan per Prodotti Biologici, mercoledì ha annunciato di aver sottoposto la domanda domenica e che gli enti regolatori la stanno visionando.
La Cina ha già approvato due vaccini che sta già usando in una campagna di vaccinazioni di massa Uno di questi è anch’esso della Sinopharm, ma è stato sviluppato dalla sua sussidiaria di Beijing. L’altro è il vaccino Sinovac.
Il vaccino della Sinopharm di Wuhan è efficace al 72,51%, dichiara la compagnia. Entrambi i vaccini di Sinopharm si basano su virus disattivati, una tecnologia tradizionale.
Il vaccino di CanSino è un vaccino monodose che si basa su un virus innocuo dell’influenza comune, l’adenovirus, il quale porta il gene della proteina Spike. La tecnologia è simile a quella dei vaccini di Astrazeneca e Johnson & Johnson, basati su diversi adenovirus.
Il vaccino di CanSino è efficace al 65,28%, ha dichiarato l’azienda mercoledì. Nessuna delle compagnie ha pubblicato i suoi dati in riviste scientifiche peer-reviewed.
(traduzione a cura di Davide Kazazi)
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa