Un aereo con materiali sanitari partirà da Malpensa il prossimo 26 agosto in direzione di Cuba, dove gli ospedali e la popolazione hanno bisogno di presidi come le siringhe per portare avanti la campagna di vaccinazioni, e medicine introvabili a causa del bocco economico.
L’iniziativa “Poniéndole corazón a Cuba que no está sola” vede coinvolte numerose sigle, dalla Cgil alla Comunità di Sant’Egidio. Tra gli organizzatori Michele Curto, presidente dell’Agenzia per l’interscambio culturale ed economico con Cuba. Una molteplicità di presenze che purtroppo non ha avuto riscontri nelle comunicazioni alla stampa di oggi.
Spiccano infatti, in prima fila per la generosità del loro impegno e la fedeltà nell’amicizia a Cuba, movimenti e organizzazioni della Sinistra come la Rete dei Comunisti, la Rete in difesa dell’umanità, il movimento giovanile Cambiamo Rotta e il sindacato USB.
Luciano Vasapollo, membro della segreteria della Rete dei Comunisti e vicepresidente dell’associazione Rotondi per un giornalismo di pace, e Rita Martufi, direttore del Centro Studi Cestes del sindacato USB, ci hanno messo la faccia con appelli pubblicati su Youtube e su Facebook.
E da Cuba è arrivata una commossa risposta da Ramon Labañino, uno dei 5 eroi lungamente tenuti in ostaggio dagli USA (nella foto davanti al professor Vasapollo, che si è impegnato molto per la liberazione dei cinque militari cubani ingiustamente arrestati a Miami).
Le iniziative a sostegno dalla sanità pubblica cubana, messa a dura prova dalla pandemia, alla quale per oltre un anno aveva resistito bene grazie alla sua medicina territoriale capillarmente diffusa, sono in qualche modo una restituzione dell’aiuto ricevuto da Cuba all’inizio della pandemia, quando vennero in Italia, a Torino e a Crema, i medici della brigata cubana “Henry Reeve”, composta da professionisti di grande esperienza.
Si calcola che solo in Piemonte nei circa tre mesi di impegno il personale cubano abbia garantito oltre 4.300 prestazioni effettuate, trattando tra l’altro con successo più di 160 pazienti.
A colpire Cuba, però, non è solo il Covid ma anche la disinformazione “l’arma potente usata dagli Stati Uniti, maestri nella fabbrica dell’informazione e che ora ha all’attivo i mezzi tecnologici sempre più sofisticati, dove è molto difficile verificare i limiti tra verità e finzione. Difficile, ma non impossibile, anche se in questo momento si bada più alla rapidità, alla immediatezza piuttosto che alla verifica dei contenuti”, ha scritto Gianni Minà sul Manifesto.
“E’ una vera e propria nuova guerra, anzi, una no linear war, come l’aveva definita Vladislav Surkov, uno dei più stretti collaboratori di Putin, fatta manovrando i media tradizionali e i social network: un’azione mirata anche attraverso le fake news, tesa alla scomposizione dei conflitti. Si sfocano volutamente i punti di riferimento e una certa narrazione di fronte alle opinioni pubbliche, ai media e ai decisori politici”.
“E’ fondamentale – sottolinea in proposito Luciano Vasapollo – il lavoro di controinformazione di giornali online come Contropiano, l’Antidiplomatico e FarodiRoma, espressione quest’ultimo dell’associazione Rotondi che nasce nel mondo cattolico con l’ambizione di formare giornalisti al servizio della pace.
La raccolta di aiuti per Cuba non si limita infatti all’aspetto materiale della solidarietà, che è certamente necessario ed irrinunciabile, ma vuole coinvolgere nella difesa di un paese messo sotto attacco dall’imperialismo che non ha allentato la sua morsa neppure davanti alla tragedia della pandemia. Cuba è ai primi posti per la ricerca medica e la produzione dei vaccini ma ha bisogno di materiali e prodotti che vengono negati a causa del bloqueo, contro il quale dal 1998 in avanti, data della storica visita di Papa Wojtyla, la Santa Sede ha alzato più volte la sua voce”.
Da sottolineare che l’aereo per Cuba porterà aiuti provenienti anche dalla Spagna e dal Portogallo. Si tratta di una iniziativa umanitaria non solo italiana, ma in cui sono coinvolte anche associazioni ed Ong spagnole, e simili organizzazioni dal Portogallo, dalla Francia, dal Belgio.
* da IlFarodiRoma
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