Il fronte militare
Il ministero della Difesa russo ha reso noto di aver distrutto, con missili cruise lanciati da unità navali, un magazzino di missili S-300 e Buk ucraini a Plesetske, 30 chilometri a sud ovest di Kiev.
È stato spento nelle prime ore di questa mattina l’incendio esploso a Leopoli dopo che un attacco missilistico russo ha colpito un deposito per lo stoccaggio del carburante. Lo riferisce l’agenzia di stampa “Ukrinform”. Cinque persone risultano ferite dopo gli attacchi missilistici che hanno colpito Leopoli, secondo quanto indicato dal governatore della regione Maksym Kozytsky. In precedenza è stato riferito di tre esplosioni avvertite a Leopoli, nell’Ucraina occidentale, in quello che sembra essere stato un attacco simbolico nella città più vicina alla Polonia mentre era in corso la visita del presidente Usa Joe Biden. A Leopoli è stato colpito un grande deposito di carburante che dava rifornimento alle truppe ucraine: lo ha reso noto in un briefing il maggiore generale Igor Konashenkov, portavoce del ministero della Difesa russo.
Sulla situazione a Kyev secondo un consigliere del ministro dell’Interno ucraino, Vadym Denysenko “è ancora “troppo presto” per escludere l’invasione russa di Kiev o che le truppe di Mosca “rinuncino” a penetrare nella capitale. Per Denysenko il ruotare delle truppe russe potrebbe anticipare un altro tentativo di Mosca di spingersi in avanti. Il campo di battaglia in Ucraina settentrionale rimane in gran parte statico”, rileva l’ultimo aggiornamento dell’intelligence militare britannico, secondo cui nel Nord del Paese, il contrattacco ucraino sta ostacolando “i tentativi russi di riorganizzare le proprie forze”.
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Corridoi umanitari e vittime civili
Sono stati concordati per oggi due corridoi umanitari per evacuare i civili dalle zone di conflitto in Ucraina: la vice primo ministro ucraino Iryna Vereshchuk. La vicepremier ha precisato che i residenti della città assediata di Donetsk potranno utilizzare i propri mezzi di trasporto per raggiungere la città di Zaporizhzhia.
Dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, almeno 1.104 civili sono stati uccisi. Lo ha riferito l’Onu, precisando che nel bilancio sono compresi 15 ragazze, 30 ragazzi così come 51 bambini.
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Gli Usa forniranno altre armi all’Ucraina, giocando “in proprio”
Gli Stati Uniti hanno assicurato nuovo sostegno militare all’Ucraina. Lo ha dichiarato ai cronisti a Varsavia il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. “Oggi abbiamo ricevuto ulteriori promesse dagli Usa su come si evolverà la nostra cooperazione militare”, ha detto Kuleba, secondo la Cnn, “nessun altro Paese ha dato all’Ucraina più sostegno degli Stati Uniti”. “La resistenza ucraina e le armi occidentali, per lo più armi americane: questa è la ricetta del successo sul campo di battaglia”, ha aggiunto Kuleba. Gli Stati Uniti “non hanno obiezioni al trasferimento di caccia” all’Ucraina, attraverso la Polonia, per combattere le forze russe. Lo ha affermato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, precisando che secondo Kiev, “la palla sta ora ai polacchi”. Una iniziativa questa che però bypassa il coordinamento delle iniziative con gli altri paesi alleati nella Nato e sancisce il via libera all’avventurismo della Polonia nel conflitto.
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Mosca riafferma l’opzione delle armi nucleari
Il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu, nel corso di un incontro a Mosca, ha reso noto in un comunicato rilanciato dall’agenzia russa Interfax che: “Alla luce dell’operazione militare speciale, e’ necessario mantenere l’attuale tasso di forniture di armi avanzate, compresi i sistemi robotici e i mezzi di acquisizione delle informazioni e la guerra elettronica, nonche’, naturalmente, come sempre, i mezzi di sostegno materiale e tecnico, alle forze armate. Le priorita’ sono armi a lungo raggio guidate di precisione, hardware per l’aviazione e mantenere la prontezza al combattimento delle forze nucleari strategiche”.
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