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Lettera aperta a Boric: contro la Guerra e per la Pace di Ucraina e Russia

Al Presidente del Cile

Signor Gabriel Boric Font

Sede

Signor Presidente, abbiamo preso atto della sua dichiarazione sul conflitto militare in Ucraina, in cui ha affermato che: “La Russia ha scelto la guerra come mezzo di risoluzione dei conflitti” e che condanna queste azioni.

A questa guerra in corso hanno aderito gli USA e molti dei paesi dell’Unione Europea, della NATO, che invece di guidare gli sforzi per la riduzione dell’escalation, la diplomazia e il raggiungimento di un cessate il fuoco, continuano a inviare armi e ad aggravare ancora di più il conflitto.

Il Cile deve sostenere e incoraggiare gli sforzi che chiedono una riduzione dell’escalation, come chiedere alla Comunità internazionale, alle Nazioni Unite, agli stessi Stati Uniti, di compiere sforzi direzionati a favore della pace affinché Russia e Ucraina possano raggiungere un accordo negoziato e firmare un Trattato di Pace che metta fine a questa guerra, che colpisce non solo l’Ucraina ma anche il popolo russo e tutta l’umanità, come conseguenza delle sanzioni unilaterali imposte a tutti i paesi del mondo.

È molto importante che lei sappia che questo conflitto è iniziato molto prima, nel 2014, con un Colpo di Stato in Ucraina, istigato dagli USA, contro il Presidente Viktor Yanukovich, e che ha causato la morte di circa 14.000 persone che sono morte negli scontri, da quella data, a Donetsk e Lugansk, dove vivono milioni di persone di lingua russa che hanno anche diritto alla vita al pari di tutti quelli di lingua ucraina.

Tuttavia, questa specifica popolazione ha iniziato a essere perseguitata, dal 2014, come molte persone sono state perseguitate, dai nazisti, nella Seconda Guerra Mondiale.

Nonostante gli Accordi di Minsk fossero stati firmati, nel 2014 e nel 2015, sotto gli auspici dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE) e dove lo Stato dell’Ucraina avrebbe concesso a queste due regioni una maggiore autonomia e posto fine al gli scontri a Donetsk e Lugansk, sono seguiti scontri militari in questa zona, dove, inoltre, è stata verificata la presenza di gruppi neonazisti operanti.

Inoltre, l’espansione della NATO e l’intenzione dell’Ucraina di avere armi nucleari, hanno aggiunto elementi affinché la Russia attaccasse l’Ucraina e, come hanno detto, col fine di ottenere la “smilitarizzazione e la denazificazione dell’Ucraina”.

Scrivendole, non possiamo dimenticarci della guerra in Iraq, Afghanistan, Libia, Jugoslavia e la guerra permanente condotta dalla NATO, dagli USA o dai suoi alleati, su scala minore o maggiore, e che continua contro la Palestina, nello Yemen, o in Siria.

La prima vittima della guerra è la verità ed è impossibile dimenticare l’inganno delle “armi di distruzione di massa” in Iraq. Pertanto, è essenziale mantenere una lettura critica degli eventi mondiali.

Indubbiamente, anche la guerra in Ucraina si inserisce nel contesto in cui Usa e Nato continuano con la logica della guerra, delle provocazioni e degli scontri contro altre nazioni che non si sottomettono alle loro imposizioni. La NATO deve scomparire come è scomparso il Patto di Varsavia.

In ogni caso, rifiutiamo la guerra e chiediamo alla Federazione Russa e all’Ucraina di avanzare nei negoziati e di mettere un cessate il fuoco, nel rispetto del Diritto Umanitario Internazionale.

Signor Presidente:

Esortiamo il suo governo, presente con diplomatici nelle varie ambasciate e organizzazioni internazionali, come le Nazioni Unite, ad unirsi agli sforzi dei paesi che promuovono la ricerca del dialogo, dei negoziati, per porre fine a questa guerra tra nazioni sorelle come la Russia e l’Ucraina.

Esortiamo il suo governo affinché la politica estera dello Stato del Cile promuova la pace, l’amicizia tra i popoli e la risoluzione non violenta dei conflitti internazionali.

Esortiamo il suo governo a dire no alla guerra, no alle basi militari straniere in America Latina, no alla NATO, che è già presente con accordi con la Colombia e nelle Isole Malvine – con la presenza militare del Regno Unito -, e dove la nazione dell’Argentina rivendica la sua sovranità, il che significherebbe un passo importante verso la fine del colonialismo.

Esortiamo il suo governo a porre fine all’invio di militari e di polizia cileni in Colombia o negli stessi Stati Uniti, dove la Scuola delle Americhe continua ad operare e fornire addestramento sotto il nome WHINSEC.

Signor Presidente, vogliamo fermamente che il suo governo abbia il maggior successo possibile nella sua gestione e che sia un attore importante a livello globale contro la guerra e per l’autodeterminazione dei nostri popoli.

Distinti saluti,

Osservatorio per la chiusura della Scuola delle Americhe – Cile

Insieme a: Agrupación de Familiares de Ejecutados Políticos*; Corporación 3 y 4 Álamos: un Parque por la Paz, la Memoria y la Justicia*; Comunidad Ecuménica Martin Luther King, y el Comité Oscar Romero – SICSAL-Chile

* Associazioni di familiari di vittime della persecuzione, tortura e assassinio durante il regime dittatoriale di Pinochet.

Foto – Pablo Ruiz

https://www.elciudadano.com/actualidad/carta-publica-al-presidente-boric-contra-la-guerra-y-por-la-paz-de-ucrania-y-de-rusia/04/11/

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