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Russia. “I lavoratori devono cogliere l’occasione per far emergere la propria forza”

Intervista a Evgeni Kulikov, segretario generale dell’Unione dei Sindacati di Russia, un sindacato indipendente da quelli ufficiali.

Intervenendo ai lavori del 18° Congresso della Federazione Sindacale Mondiale Evgeni Kulikov si è espresso sulla grave situazione bellica in Ucraina e nel mondo. “La guerra in corso tra i capitali è il frutto della crisi economica e politica Usa che vogliono conservare la loro supremazia mondiale. Il problema è che gli USA sostengono la guerra e trascinano nel conflitto i paesi della Nato. Vogliono proseguire la guerra fino “all’ultimo ucraino”. Durante la guerra i diritti dei lavoratori non contano nulla. I lavoratori devono poter influenzare la politica dei grandi centri di potere imperialisti. L’FSM non sarà uno strumento in mano agli imperialisti.

Lo scontro è tra un dominio unipolare e una proposta di mondo multipolare” ha affermato Kulikov. “Ma le azioni contro la Nato, che fornisce armamenti, sono un’occasione per i lavoratori di far emergere la propria forza in tutto il mondo, perché questo contesto cambia l’equilibrio di potere”.

Secondo Kulikov la Fsm dovrebbe oggi “prendersi la responsabilità di una campagna contro il fascismo che ha rifatto capolino in Europa” e contro il potere delle multinazionali che incitano all’ennesima divisione del mondo. Il sindacato russo si appella ai leader “per mobilitare l’opinione pubblica per garantire la pace, e questa è possibile solo se ci sono garanzie di sicurezza reciproca. Finché ci sarà la Nato, il mondo sarà sempre in pericolo”.

Al margine del congresso abbiamo rivolto alcune domande ad Evgeni Kulikov.

In questa fase quali sono le priorità per i lavoratori e i sindacati in Russia?

Sono quelle comuni ai lavoratori in tutto il mondo: i salari e le pensioni. Quando poi ci sono avvenimenti come quelli in corso i problemi si acutizzano. Le compagnie straniere se ne vanno e c’è la perdita di posti di lavoro e diventa un problema serio vivere senza il salario. Altri sindacati provano a minimizzare ma ci sono imprenditori che si approfittano della situazione e peggiorano le cose.

In Italia, secondo alcune previsioni, l’effetto delle sanzioni contro la Russia può portare alla perdita di 500.000 posti di lavoro. Quali sono le conseguenze sui lavoratori delle sanzioni della Ue e degli Usa contro la Russia?

Per ora le conseguenze principali sono sui lavoratori dei trasporti aerei, marittimi e ferroviari. Le imprese per ora non hanno fretta di licenziare anche perché pensano che le sanzioni cesseranno. I prezzi hanno cominciato a salire, anche sui prodotti russi. Sulle ripercussioni quantitative sui lavoratori al momento non disponiamo di previsioni come quelle che avete in Italia.

Posso chiederti una valutazione sulla guerra in corso? Sei ottimista o pessimista?

Al momento la maggioranza della popolazione sostiene le scelte del governo, una minoranza invece è contraria all’operazione militare. Difficile dire se essere pessimista o ottimista. E’ auspicabile il cessate il fuoco ma spesso il cessate il fuoco viene usato per rafforzare le posizioni sul campo. In realtà l’unico cessate il fuoco durevole sarebbe la capitolazione.

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