Terremoto in Francia e nell’Unione Europea. Dai primi exit poll per le elezioni legislative in Francia risulta che Emanuel Macro, rieletto presidete du mesi fa, non avrà la maggioranza assoluta dei seggi, indispensabile per governare.
Il sistema elettorale francese è quasi totalmente maggioritario, ossia viene eletto parlamentare il candidato che prende la maggioranza in un collegio. Le proiezioni sono perciò estremamente complicate, deformandosi man mano che cercano di “prevedere” i comportamenti elettorali in ogni singolo collegio.
Il dato politico principale è i trionfo di Nupes, la coalizione della sinistra che – promossa e messa insieme da Jian-Luc Mélenchon, leader de La france Insoumise – potrebbe aver conquistato tra i 150 e i 200 deputati.
“Il risultato elettorale è soprattutto la sconfitta del presidente Emmanuel macron, è lo scacco elettorale e morale della ‘macronia’“. Lo ha affermato il leader degli Insoumis, Jean-Luc Melenchon commentando nel suo quartier elettorale il voto di oggi.
“E’ una situazione completamente inattesa, lo sbandamento del partito presidenziale è totale e non c’è alcuna maggioranza presidenziale. Siamo riusciti nell’obiettivo politico che ci eravamo dati“.
Altra vincitrice sarebbe Marine Le Pen, terza con una “forchetta” tra 75 e 95 deputati. Pochi per fare qualsiasi cosa, ma comuque dieci volte quanti ne aveva prima (otto).
La maggioranza minima necessario è di 289 seggi, e nessun partito o coalizione dispone dei questa forza. Ma, appunto, il problema è tutto per il presidente-banchiere, che non può più fare quello che aveva in programma (dal taglio della spesa pensionistica al favoreggiamento delle grandi multinazionali).
I gaullisti (Republicain) sono l’unico possibile gancio cui Macron potrebbe appendere le sue speranze, se verrannno loro confermati i 70 seggi che gli exit poll attribuiscono loro. Ma se dovessero essere soltanto 50…
Grande il peso dell’astensionismo, che i disperati osservatori di regime attribuiscono all’afa straordinaria che sta colpendo la Francia in questi giorni: 38 gradi a Parigi, in alcune zone anche 41.
Secondo il ministero dell’Interno l’affluenza alle 17 è stata del 38,11%, in calo rispetto alla stessa ora di 7 giorni fa, quando aveva fatto registrare il 39,42%.
La formazione di un governo, in queste condizioni, è estremamente complicata. Con queste proiezioni – se saranno confermate dallo scrutinio delle schede – non è possibile nessuna maggioranza, perché sia Nupes che la destra si reggono sull’opposizione a Macron, anche se per ragioni radicalmente opposte.
Notizie in aggiornamento…
Se intanto volete divertirvi con come i media di regime registrano la notizia (per loro certamente negativa) ecco qui i neonazisti di Repubblica disposti a incensare chiunque – oltre al battaglione Azov – pur di non nominare neanche la sinistra vera, quella che mette in discussine anche l’Unione Europea…
Lo stesso, ça va san dire, fanno i “colleghi” della disinformazione di Corriere e Sole24Ore, Rai, ecc...
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