Il regime ucraino, braccio armato della Nato, intrattiene un rapporto piuttosto “fantasy” con la democrazia…
Nel corso di una nota trasmissione televisiva, Oleksii Mykolaiovych Arestovych se n’è uscito con queste stupefacente dichiarazione: “Se tutti noi consideriamo l’invasione russa come una guerra contro gli orchi, noi stiamo vivendo concretamente una trama descritta da Tolkien nel ‘Signore degli anelli’. Quindi, se proviamo a ragionare in modo razionale, la proclamazione di una monarchia in Ucraina è un passo più che logico”.
Arestovych non è però un saltinbanco qualsiasi, anche se sembra straparlare come in preda a sostanze tossiche tagliate male. E’ un ufficiale dei servizi segreti ucraini, di origine georgiana, tenente colonnello, blogger, attore, editorialista politico e militare. È stato relatore del Gruppo di contatto trilaterale sull’Ucraina. Attualmente lavora come consigliere per la sicurezza nazionale e la difesa del capo dell’Ufficio del Presidente dell’Ucraina Andriy Yermak.
Un uomo di vertice, insomma, che concorre alle decisioni teoricamente prese da Zelenskij e che “istruisce” parte del personale militare.
Vabbeh, potrebbe dire qualcuno… Si tratta di un personaggio singolo, un po’ “estroso”, ma non è indicativo della democrazia di Kiev…
Sarà, però ieri – 1 gennaio – il parlamento ucraino (la Rada) ha commemorato il 114 anniversario della nascita di Stepan Bandera, capo dei collaborazionisti nazisti ucraini (responsabili dell’uccisione di migliaia di ebrei, polacchi, russi e ucraini nella Seconda Guerra Mondiale), poi fuggito con i suoi superiori in Germania, da dove – sotto la protezione della Nato – continuò per qualche tempo a guidare il terrorismo dell’Esercito Insurrezionale Ucraino (UPA). Fin quando non fu rintracciato dal Kgb a Monaco di Baviera, nel 1959.
La notizia è stata da Eduard Dolinsky, direttore generale del Comitato ebraico ucraino: “Le pagine ufficiali FB e Twitter della Verhovna Rada [Parlamento] dell’Ucraina celebrano il 114° compleanno di Stepan Bandera“.
https://twitter.com/verkhovna_rada/status/1609544721101389831
Cerimonie dello stesso genere, con la partecipazione di personalità politiche e religiose, si sono tenute in diverse città. Insomma, non si tratta di “qualche intemperanza estremistica”, ma di una “cultura” profondamente condivisa all’interno dell’attuale classe dirigente a Kiev.
Qui da noi siamo invece tempestati di messaggi rassicuranti sul nazismo ucraino. Ricordiamo, fra tutti, Enrico Mentana, direttore del telegiornale de La7 e fondatore della testata Open, che spiegava come i membri del battaglione Azov – nazisti dichiarati e tatuati – non fossero più dei veri nazisti “perché inseriti nell’esercito regolare ucraino”.
Naturalmente Mentana è troppo intelligente per non sapere e capire che se dei nazisti vengono “regolarizzati”, senza mai abiurare al proprio “credo”, ma anzi rivendicandolo ad ogni occasione, è il regime politico che li accetta in quanto tali. Ossia quel regime politico considera il nazismo come parte integrante della propria identità.
Come ciò si concili con i “valori democratici” è un compito che lasciamo volentieri ai gazzettieri mainstream. Siamo certi che riusciranno a stupirci con voli pindarici degni del signor Arestovych…
https://www.youtube.com/watch?v=J_mP-kHwVm0
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Luciano Pardini
Ormai lo sanno anche i muri che tipo di democrazia governa l’Ucraina; ma anche i muri sanno che tipo di democrazia governa l’Unione europea , gli Stati Uniti e la NATO. Sanno tutto i politici occidentali di Destra, e questo è normale, e di Sinistra e questo non solo non è normale ma è abominevole. Tutti questi politici forse pensano che i popoli occidentali sono come le pecore che vanno dietro al pastore; in parte è così ma non tutti e questi non tutti non hanno un referente politico che li rappresenta; e questo è il dramma.
Andrea Vannini
mentana non é “troppo intelligente” ma troppo venduto. le celebrazioni parlamentari ucraine confermano che la pace si avrà solo quando kiev farà la fine di berlino nel 1945 e i fascisti, tutti, saranno in posizione orizzontale.
Pasquale
Il battaglione Azov è diventato,purtroppo, egemone dentro l’esercito ucraino con la benedizione del governo. La comunicazione di regime in Italia ha invece il ‘dovere’ di sostenere la propaganda yankee.