Dopo giorni di annunci (russi) e smentite (ucraine) il ministero della Difesa russo ha confermato ufficialmente che la cittadina di Soledar è stata presa la sera di giovedi grazie al “costante fuoco di artiglieria e attacchi aerei e alle forze missilistiche” delle Forze armate della Federazione Russa.
La “liberazione” della città ucraina, secondo il ministero, è importante per il proseguimento delle operazioni offensive di successo nella direzione di Donetsk.
Kiev continua a smentire la rivendicazione russa ma anche i corrispondenti esteri confermano il ritiro delle truppe ucraine e qualche scaramuccia nella periferia.
“Non c’è una linea del fronte chiara, è una curva spezzata, e il nemico sta cercando di avanzare in tutte le posizioni, dove riesce ad avanzare, e ci sono feroci battaglie“, ha dichiarato il governatore ucraino Kyrylenko al Kyiv Independent.
Kyrylenko ha affermato che l’esercito ucraino stava “combattendo per ogni centimetro” di Soledar e che la lotta si stava svolgendo nelle parti occidentali e settentrionali della città, compreso all’interno della miniera di sale a partire da mezzogiorno.
I commenti dei funzionari ucraini arrivano tra rapporti contraddittori su quale parte detenga Soledar, che si trova a 10 chilometri a nord di Bakhmut
Ma anche lo statunitense Insititute for the Study of War, un think thank ripreso da molti mass media occidentali, nel suo report indica che le forze armate ucraine hanno perso il controllo di Soledar.
Adesso la versione ucraina rilanciata dai mass media occidentali e dai think thank anglo statunitensi definisce Soledar e Bahkmut come città non importanti, così che quello ucraino è stato un “ritiro ordinato”, una versione che però somiglia un po’ troppo a quella della volpe e dell’uva.
Alcuni blog russi mostrano i loro militari ormai in giro per la città ridotta in macerie dagli aspri combattimenti.
La Russia ha dispiegato ingenti forze nell’area in cui si trovano le cittadine di Soledar e Bahkmut. Tra loro ci sono soprattutto i contractors del Gruppo Wagner e le milizie delle repubbliche del Donbass annesse alla Russia alcuni mesi fa.
A fare la differenza sul campo pare siano stati gli apparati per la guerra elettronica delle forze armate russe che avrebbe annullatoo il sistema di comando e controllo delle truppe ucraine e impedito l’utilizzo di veicoli aerei senza pilota.
“Le forze e i mezzi di guerra elettronica del gruppo di truppe russe concentrate in questa direzione hanno soppresso il sistema di controllo del nemico e hanno anche interrotto l’uso dei droni ucraini”, ha affermato ministero della Difesa russo.
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Andrea Vannini
Liberazione (anche senza virgolette)
Gianfranco
Andrea Vannini, purtroppo molti compagni, troppi, riconducono lo scontro in atto, ai litigi di due sistemi capitalistici uguali: Russia da un lato, ed USA e vassalli dall’altro, ai danni di una popolazione fondalmentalmente ignorante. Una sorta di instabilità precedente la I guerra mondiale, insomma. Io credo invece che si tratti dell’ennesima aggressione USA ai danni di un paese che non vuole accettare imposizioni dall’esterno ma vuole decidere da solo la propria strada. L’unica differenza è che questa volta il malcapitato è un paese eccezionalmente tenace, dotato di uno spirito di sacrificio senza pari e di una ferrea volontà, per giunta dotato di armi potenti ed in grado di difendersi perfettamente da neocrociati piuttosto rozzi e sprovveduti. La Russia stà diventando il faro e la speranza dell’intera popolazione mondiale che vede finalmente la possibilità di liberarsi da quell’imperialismo neocoloniale che ha caratterizzato i nostri ultimi decenni. Ormai le diciture “mondo libero” o “comunità internazionale” appaiono sempre più ridicole nascondendo i soliti quattro gatti (USA e vassalli) che con una risibile percentuale si arrogano il diritto di decidere della vita (o morte) di qualsiasi popolazione del pianeta. Quindi da comunisti, io credo che bisogna essere sempre dalla parte della giustizia e dell’aggredito, e per “aggredito” non intendo la REGIONE ucraina. Liberazione dovrebbe essere scritta a caratteri cubitali.