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Argentina. I sindacati in piazza contro l’autoritarismo di Milei. A gennaio lo sciopero generale

La CGT, CTA, l’Unidad Piquetera, l’Unione dei Lavoratori dell’Economia Popolare (UTEP), il Coordinamento per il Cambiamento Sociale, il Classist e la Corrente Combattiva, i partiti di sinistra, e altre organizzazioni sociali, politiche e sindacali, sono confluiti con vari cortei mercoledi scorso fino a Plaza Lavalle, di fronte al Palazzo dei Tribunali, nel centro di Buenos Aires.

Obiettivo: respingere il decreto di necessità e urgenza (DNU) 70/2023 che deregolamenta l’economia e abroga molteplici leggi, alcune delle quali in materia di lavoro, e di accompagnare una presentazione giudiziaria che sarà fatta contro tale misura.

Con lo slogan “Abbasso la DNU”, la manifestazione è stata convocata dalla CGT alle 12 davanti al Palazzo di Giustizia, con l’obiettivo di accompagnare il ricorso giudiziario della federazione dei lavoratori, e altre misure precauzionali – ne sono già state presentate più di una dozzina – che cercano di fermare la portata della DNU firmata dal presidente Javier Milei.

Nell’ambito della giornata di protesta, il governo nazionale ha nuovamente attivato l’attuazione del protocollo di ordine pubblico attuato dal Ministero della Sicurezza, che impedisce il blocco delle strade, e i membri delle forze di sicurezza presidiavano in forze varie parti della città e in particolare nei dintorni di Plaza Lavalle. Tuttavia, a causa dell’entità della mobilitazione, il protocollo repressivo della ministra degli Interni Patricia Bullrich non ha potuto essere applicato.

Dopo le 10, Piazza Lavalle ha cominciato a riempirsi di manifestanti del sindacato dei camionisti, della magistratura, dei chimici e del Coordinamento per il Cambiamento Sociale, mentre tutti gli accessi a quello spazio pubblico di fronte ai tribunali sono stati limitati attraverso i controlli dei membri delle forze di sicurezza.

Centinaia di poliziotti della Guardia di Fanteria, poliziotti in motocicletta, personale della Gendarmeria, hanno molestato i manifestanti nella prima ora di attività, cercando di trattenerli in piazza o sui marciapiedi, ma sono stati sopraffatti dalla folla, che in più occasioni ha gridato: “ora gli stanno mettendo il protocollo nel”, e “Fermatevi, Sciopero, sciopero, sciopero generale”, contro il DNU di Milei.

Il Comitato Centrale Confederale della CGT ha indetto uno sciopero nazionale a partire dalle 11:00 del 24 gennaio, convocazione che includerà anche una mobilitazione davanti al Congresso, per respingere il Decreto di Necessità e Urgenza (DNU) di deregolamentazione economica. Il 10 gennaio ci sarà una sessione plenaria delle delegazioni regionali presso la sede della federazione dei lavoratori.

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