Gaza. Israele bombarda, combattimenti con i palestinesi in tutta la Striscia
Nelle prime ore di oggi, alcuni testimoni hanno riferito di attacchi aerei israeliani a Khan Younis, la principale città nel sud della Striscia di Gaza e nuovo epicentro degli scontri in corso tra l’esercito israeliano e i combattenti palestinesi. L’agenzia Wafa ha riferito di numerosi morti e feriti.
Altri due giornalisti palestinesi sono stati uccisi in un raid Israeliano a Khan Yunis, riferisce l’agenzia di stampa palestinese Wafa: si tratta di Mustafa Abu Thraya e Hamza Dahdouh.
Quest’ultimo sarebbe il figlio di un noto giornalista di Al Jazeera, Wael Al-Dahdouh, la cui storia fece il giro del mondo: apprese mentre era in un ospedale per girare un servizio sugli attacchi israeliani quando ricevette la notizia che un raid aveva sterminato gran parte della sua famiglia.
Le Brigate al Quds, braccio militare della Jihad islamica palestinese, questa mattina hanno bombardato le località di Sderot e Nir Am, nel sud di Israele, con raffiche di razzi lanciati da Gaza. Lo hanno riferito le stesse Brigate al Quds su Telegram, aggiungendo di aver colpito anche alcuni militari delle forze israeliane nel centro di Khan Younis, nel sud della Striscia.
Il portavoce dell’esercito israeliano Daniel Hagari, ha affermato che “Abbiamo completato lo smantellamento della struttura militare di Hamas nel nord della Striscia di Gaza. Ora ci stiamo concentrando sullo smantellamento di Hamas nel centro e nel sud di Gaza”, ammettendo però che combattenti palestinesi stanno ancora operando nel nord di Gaza “senza una struttura e senza comandanti”. La Resistenza palestinese continua infatti a combattere l’avanzata delle truppe israeliane, nel nord di Gaza, soprattutto nei quartieri di Daraj e Tuffah.
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Combattimenti anche a Jenin. Sei palestinesi e un soldato israeliano uccisi. 4 feriti
Un soldatessa israeliana è stata uccisa negli scontri avvenuti a Jenin all’alba di oggi. Altri 4 militari sono rimasti feriti, di cui due in modo grave, a seguito della detonazione di un ordigno esplosivo che li ha presi di mira a Jenin, in Cisgiordania dove sei giovani palestinesi – tra cui quattro fratelli – sono stati uccisi da un attacco aereo. Un colono israeliano è stato ucciso in un attacco a colpi di arma da fuoco sparati contro la sua auto tra Ramallah e Nablus.
I sei palestinesi sono stati uccisi in un attacco di droni israeliani questa mattina nella città di Jenin, nel nord della Cisgiordania, ha riferito l’agenzia di stampa ufficiale palestinese WAFA. Il ministero della Sanità palestinese ha detto in una dichiarazione che i quattro fratelli, Hazza’, 27 anni, Rami, 22 anni, Ahmed, 24 anni, e Alaa Najeh Darwish, 29 anni, oltre a Razqallah Nabil Sleiman, 18 anni, e Mohammad Yasser As’ous, sono stati uccisi nell’attacco aereo israeliano. Secondo la WAFA, le forze di occupazione israeliane hanno fatto irruzione a Jenin sabato notte, portando a scontri con i combattenti della Resistenza locale in varie aree della città.
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In Libano entrano in campo anche altre milizie
In Libano anche le forze al Fajr, braccio militare del partito islamista sunnita libanese Jama’a Islamiya, hanno lanciato ieri due raffiche di razzi contro la città di Kiryat Shmona, nel nord di Israele. Lo ha annunciato lo stesso partito in un comunicato sul proprio sito web, spiegando che l’attacco è arrivato “in risposta alla continua aggressione sionista contro i civili e i villaggi del sud del Libano, e in sostegno alla popolazione della Striscia di Gaza”.
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Israele chiama a raccolta i suoi complici per bloccare la Corte Internazionale dell’Aja sul genocidio
I prossimi 11 e 12 gennaio, la Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja comincerà l’esame della richiesta del Sudafrica di deferire Israele per violazione della convenzione internazionale sul genocidio per quanto sta facendo ai palestinesi a Gaza.
Il ministero degli Esteri israeliano ha incaricato le sue ambasciate negli altri paesi di fare pressione su diplomatici e politici affinché rilascino dichiarazioni contro il deferimento di Israele da parte del Sudafrica presso la Corte Internazionale di Giustizia, con l’accusa di “commettere genocidio” nella Striscia di Gaza.
Il portale di informazione statunitense Axios rivela il tutto facendo riferimento ad una copia del telegramma al quale aveva avuto accesso.
“Vi chiediamo di fare subito una dichiarazione pubblica sul seguente principio: dichiarare che il vostro paese rifiuta le più oltraggiose e infondate accuse rivolte a Israele”, ha detto il giornale citando il cablogramma ricevuto da tre fonti israeliane.
Secondo il portale, il cablogramma, inviato dal dipartimento israeliano giovedì, illustra il piano di azioni diplomatiche di Tel Aviv in vista delle udienze presso la Corte Internazionale di Giustizia: fare pressione internazionale sulla corte in modo che non proibisca a Israele di condurre operazioni militari nell’enclave.
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