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Irlanda, Norvegia e Spagna riconoscono lo stato di Palestina. Italia… non pervenuta

“Oggi, l’Irlanda, la Norvegia e la Spagna annunciano che riconosciamo lo Stato della Palestina”, ha detto il primo ministro irlandese Simon Harris in una conferenza stampa. Harris ha aggiunto che altri paesi dovrebbero unirsi al trio nelle prossime settimane. “Ognuno di noi ora intraprenderà tutti i passi nazionali necessari per dare effetto a tale decisione”.

Il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez ha dichiarato tra gli applausi del parlamento che il suo paese riconoscerà uno stato palestinese indipendente.

Anche il ministro degli Esteri norvegese Espen Barth Eide ha confermato il riconoscimento ufficiale della Palestina da parte del suo paese.

Da indiscrezioni sembra che anche Slovenia e Malta procederanno nella stessa direzione nei prossimi giorni.

La Presidenza dell’Autorità Palestinese plaude al sostegno dato dai tre paesi negli ultimi anni ai diritti del popolo palestinese e ai loro voti a favore dell'”autodeterminazione palestinese sulla loro terra”.

La Presidenza dell’Autorità Palestinese invita inoltre gli altri paesi europei a seguire il loro esempio e a riconoscere uno Stato palestinese “al fine di raggiungere una soluzione a due Stati basata sulle risoluzioni internazionali e sui confini del 1967”.

Anche l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) ha rilasciato una dichiarazione in cui accoglie con favore la decisione di Norvegia, Spagna e Irlanda.

Hussein al-Sheikh, segretario generale del Comitato Esecutivo dell’OLP, scrive su X che questi sono “momenti storici in cui il mondo libero trionfa per la verità e la giustizia dopo lunghi decenni di lotta nazionale palestinese” e che “questa è la strada per la stabilità, la sicurezza e la pace nella regione.

Hamas ha affermato che la “coraggiosa resistenza palestinese” ha spinto Irlanda, Spagna e Norvegia a riconoscere lo Stato palestinese. “Questi riconoscimenti sono il risultato diretto di questa coraggiosa resistenza e della leggendaria fermezza del popolo palestinese. Crediamo che questo sarà un punto di svolta nella posizione internazionale sulla questione palestinese”, ha detto all’Afp Bassem Naim, membro dell’ufficio politico di Hamas.

Ovviamente rabbiose le reazioni israeliane. Il ministro degli Esteri Israel Katz ha richiamato gli ambasciatori israeliani in Irlanda e Norvegia per consultazioni immediate. “Sto inviando un messaggio inequivocabile all’Irlanda e alla Norvegia: Israele non lascerà che questo accada in silenzio” aggiungendo che farà lo stesso con la Spagna se seguirà l’esempio degli altri paesi.

L’Italia? Non pervenuta.

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3 Commenti


  • Mara

    Uno stato palestinese di cui non si sanno i confini e quelli desiderati da Hamas nel futuro. Non ho conoscenza che la soluzione dei due stati sia quella desiderata da Hamas stessa. Mi pare che la linea politica di Hamas riguardo alla soluzione del problema palestinese sia nebulosa o non detta.


  • Tiberio

    Il pianeta ha infilato Hamas in un cul de sac da dove non potrà pretendere nessuna equa divisione territoriale.
    L’ONU odierno diventerà l’ONU del 47, chiacchiere e distintivo.
    Ecco perché Israele sta bruciando le tappe.


  • Vannini Andrea

    il merito di questi successi diplomatici é del popolo combattente palestinese e di Hamas (e delle altre forze: fplp, ecc.) certo non di anp e olp. un successo politico che non costituisce certo la soluzione della questione palestinese né la anticipa. la soluzione dei due stati non é mai stata così utopica (se non distopica). solo la sconfitta politica e militare dei fascisti sionisti e dell’imperialismo porterà a una soluzione accettabile. il modello possibile, in estrema sintesi, é quello sudafricano. uno stato unico, laico, neutrale. “una testa un voto”

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