Sabato a Washington si è svolta una manifestazione di massa a favore della Palestina fuori dalla Casa Bianca, dove i partecipanti hanno chiesto il cessate il fuoco a Gaza e hanno criticato il sostegno dell’amministrazione Biden a Israele.
Circa 30.000 manifestanti, secondo la polizia, si sono radunati intorno all’Executive Mansion a partire da mezzogiorno, provocando un innalzamento delle misure di sicurezza intorno alla Casa Bianca.
Numerose immagini e video della protesta sono circolati sui social media, mostrando i manifestanti, molti dei quali vestiti di rosso, con in mano cartelli con messaggi come “Porre fine all’assedio su Gaza ora”, “Liberare la Palestina” e “Porre fine ai finanziamenti militari statunitensi a Israele”.
In un gesto simbolico, alcuni manifestanti si sono messi in fila con uno striscione lungo due miglia intorno alla Casa Bianca, che rappresenta la “linea rossa” che ritengono Israele abbia oltrepassato con le sue operazioni a Rafah, una città a sud di Gaza dove molti palestinesi hanno cercato rifugio dall’inizio del conflitto.
I video condivisi sui social media hanno mostrato alcuni manifestanti che accendevano e lanciavano razzi fumogeni fuori dai cancelli della Casa Bianca, e alcuni hanno persino lanciato bombe razzo sul prato della Casa Bianca.
Il Dipartimento di Polizia Metropolitana di Washington e i Servizi Segreti hanno informato il Washington Examiner che non sono stati effettuati arresti. Tuttavia, la protesta ha provocato la chiusura delle strade, in particolare di quelle che portano direttamente alla Casa Bianca.
Con in mano cartelli che definivano Biden un bugiardo, i manifestanti, per lo più vestiti di rosso e con bandiere palestinesi, hanno marciato intorno all’isolato del parco dove si trova la Casa Bianca. Si sono riversati su due viali a sei corsie. La presenza della polizia è stata massiccia e la U.S. Park Police ha usato almeno una volta lo spray al peperoncino contro un manifestante.
La protesta è avvenuta mentre il Presidente Joe Biden e la First Lady Jill Biden si trovavano in Francia per la commemorazione del D-Day.
Negli ultimi mesi gli Stati Uniti hanno registrato un’ondata di proteste pro-Palestina, tra cui manifestazioni universitarie con accampamenti nei campus in tutto il paese e arresti di massa. Queste proteste hanno incluso marce a Washington, veglie vicino alla Casa Bianca e blocchi di ponti e strade vicino a stazioni ferroviarie e aeroporti in varie città.
Almeno otto funzionari della Casa Bianca hanno recentemente rassegnato le dimissioni dall’amministrazione Biden, dichiarandosi contrari alle sue politiche nei confronti di Israele.
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