La mefitica Gaza Humanitarian Foundation con sede a Ginevra sta per essere sciolta. Il Dipartimento federale dell’interno ha confermato l’informazione alla radiotelevisione svizzera RTS.
L’Autorità federale di vigilanza sulle fondazioni (AFS) ha appena ordinato lo scioglimento formale della Fondazione messa in piedi da Israele e Stati Uniti e che si è resa responsabile di ripetuti massacri di civili palestinesi durante la distribuzione degli aiuti alimentari, in pratica si è rivelata come un organismo del tutto funzionale al genocidio in corso a Gaza.
La struttura aveva aperto una filiale a Ginevra all’inizio di quest’anno. Il suo scopo ufficiale era quello di monopolizzare la distribuzione del cibo a Gaza, senza passare attraverso l’ONU. Ma le polemiche sulle sue attività hanno provocato le dimissioni all’inizio di maggio del suo amministratore svizzero, un avvocato ginevrino che aveva prestato il suo nome e indirizzo. L’ONG Trial International aveva presentato due denunce alle autorità svizzere per far luce sulle sue attività.
Il ritiro dell’avvocato ginevrino ha formalmente posto la fondazione in una posizione illegale, poiché non aveva più un rappresentante svizzero o un indirizzo a Ginevra. Anche il revisore dei conti si era ben presto tirato indietro. Tutti questi elementi hanno indotto l’Autorità federale di vigilanza sulle fondazioni (AFS) ad affrontare rapidamente questa questione politicamente delicata con l’apertura di una procedura di scioglimento ordinata dalle autorità svizzere entro un periodo di 30 giorni a decorrere dal 2 luglio, ma nulla dovrebbe ostacolare lo scioglimento.
Alla fine dell’anno scorso, i funzionari israeliani e americani con il l’avvio del piano gestito della Gaza Humanitarian Foundation (GHF) hanno deciso di agire utilizzando intermediari internazionali per assumere tutti gli aiuti umanitari a Gaza e bypassare le principali agenzie delle Nazioni Unite.
Le società di consulenza e mercenari con sede negli Stati Uniti sono state assunte per prime. Ma una parte del piano doveva passare attraverso la Svizzera per cercare di attirare finanziamenti sotto l’etichetta della neutralità.
Secondo le informazioni del Dipartimento investigativo della RTS, è stata una rete di agenti d’affari a rendere possibile la ricerca di un rappresentante svizzero, in questo caso un avvocato con una presenza consolidata a Ginevra. I partner commerciali internazionali con i quali era abituato a trattare lo convinsero a fornire alla fondazione un indirizzo e un rappresentante in Svizzera, come richiesto dalla legge.
Sul terreno a Gaza, le distribuzioni di aiuti effettuate sotto il controllo dei mercenari americani e dell’esercito israeliano stanno causando molti morti tra i civili palestinesi e si moltiplicano gli appelli per porre fine alle attività della fondazione, con o senza una filiale in Svizzera
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa
