La giornata del 10 dicembre – Giornata internazionale di solidarietà con il popolo venezuelano e la Repubblica Bolivariana – ha visto in Italia manifestazioni, presidi e iniziative in diverse città come Milano, Torino, Bologna, Pisa, Roma, Napoli, Bari (vedi sotto il reportage fotografico) in solidarietà con il Venezuela bolivariano e contro le minacce di guerra avanzate dall’amministrazione Trump.
Nei giorni scorsi Rete dei Comunisti, Cambiare Rotta e OSA, hanno lanciato un appello unitario alla mobilitazione nazionale con iniziative di agitazione anche nelle scuole e nelle università e presìdi davanti all’ambasciata e ai consolati Usa in Italia o nelle piazze principali delle diverse città.
Alle iniziative hanno aderito realtà sindacali, collettivi universitari e medi, associazioni di solidarietà internazionalista e organismi politici impegnati nella difesa della sovranità dei popoli dell’America Latina, tra cui comitati di solidarietà con il Venezuela bolivariano, Patria Grande, Cred, reti antimperialiste e coordinamenti che operano stabilmente nel legame tra lotte sociali, diritto allo studio, opposizione all’economia di guerra e da anni portano avanti un lavoro internazionalista coerente contro l’imperialismo e la guerra.
Il recente documento sulla Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti ha confermato la ripresa di un atteggiamento egemonico degli Usa verso l’America Latina, di cui l’escalation in corso contro il Venezuela, ma anche le minacce e le ingerenze contro Colombia e Messico, sono un segnale inquietante ma esplicito.
La mobilitazione del 10 dicembre non è un atto isolato, ma è parte di una mobilitazione internazionale e di un percorso politico strutturato che lega la solidarietà con il Venezuela alla lotta contro l’imperialismo statunitense, la militarizzazione globale e la guerra permanente, dalla Palestina all’America Latina, dall’Europa ai Caraibi.
Qui di seguito le manifestazioni del 10 dicembre nelle varie città.







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Paolo DP
un giro nei vari main-stream italiani e emerge come la fascista Machado è in “terza notizia” nonostante la bufala di essere arrivata in ritardo a Oslo a causa delle difficoltà di espatriare dal Venezuela ma per me da tempo era uscita e tutta questa fuffa è per creare “pathos”.
I media non riportano nulla delle contestazioni a Oslo per questo premio IGNOBEL a una 4 volte golpista e al soldo degli yankee come non riportano nulla della nave tank che portava petrolio a Cuba, vero atto di pirateria di Trump.
Che dire? dire che i nostri giornalisti sono infami è troppo poco!
Redazione Contropiano
La Machado, secondo il quotidiano dei vescovi, L’Avvenire, qualche settimana fa la dava come residente nell’ambasciata Usa di Caracas.
Che ci siano difficoltà per andare e venire dal Venezuela, com’è noto, dipende dalla “no fly zone” dichiarata dagli Stati Uniti, che così hanno convinto tutte le compagnie aeree a sospendere i voli.
Chi subisce il mal del suo dante lavoro, pianga se stesso…
Paolo DP
quella di avvenire e una bufala perché come ne usciva era arrestata.
da tempo era espatriata, magari in florida
Redazione Contropiano
in realtà, visto che non ci possono essere controlli sulle “valige diplomatiche” (definizione che comprende anche i container commerciali), la cosa può essere tranquillamente plausibile. Certo poi non va all’aeroporto, ma prendi un traghetto per Curacao… 🙂