“E’ un gesto estremo per chiedere soluzioni abitative alternative al campo. Non andiamo via di qui fino a quando non ci verranno date». I rom sono all’interno della Basilica e vi trasportano i loro bagagli. “Questa è la nostra Via Crucis, dopo una settimana di sgomberi siamo giunti qui a San Paolo per chiedere alla chiesa di aiutarci a celebrare la nostra Pasqua e di trovare una soluzione alla strada” affermano alcuni dei rom sgomebrati questa mattina. Sono seduti tra gli ultimi banchi della chiesa che di fatto «abbiamo occupato», continuano. Secondo quanto si appreso, i rom sono intenzionati a restare fino a sera. Secondo quanto riferisfce la stessa Amebsty Internattional, gli sgomberi sono stati eseguiti senza previa notifica o consultazione delle comunità interessate. Solo alle donne e ai bambini è stata provvisoriamente offerta una sistemazione alternativa nel Centro di accoglienza per richiedenti asilo di Castelnuovo di Porto, rifiutata in quasi tutti i casi in quanto le famiglie non vogliono essere divise.Nei giorni scorsi era stato sgomberato un campo rom nella zona di Porta Furba (VI Municipio) e il sindaco Alemanno aveva rivendicato l’azione riempiendo di manifesti la città. Oggi invece le ruspe erano entrate in azione intorno alle 12:30 per la demolizione delle baracche del campo nomadi abusivo in via dei Cluniacensi, a Casal Bruciato. Nel campo di via dei Cluniacensi, i minori sono circa il 60 per cento, di cui 40 scolarizzati.
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