Lunedì i rappresentanti sindacali dei portuali hanno tenuto una conferenza stampa per spiegare i motivi della protesta e per oggi sono state indette nuove manifestazione di protesta fra cui quella dei lavoratori dell’Organizzazione dei Porto del Pireo in piazza Karaiskaki al Pireo. Un’analoga manifestazione si svolgerà sempre oggi al porto di Salonicco. Nel frattempo, il Consiglio della Federazione nazionale dei portuali greci (Omyle) ha convocato una riunione per questo pomeriggio con i rappresentanti sindacali di altre strutture pubbliche e agenzie statali (Deko) interessate dal programma di privatizzazioni del governo allo scopo di discutere l’eventualità di mobilitazioni generali e di uno sciopero di 24 ore. Da parte sua, Giorgio Georgakopoulos, il presidente dell’Omyle, in una conferenza stampa ha affermato che il 51% dei portuali iscritti all’Olp e alla corrispondente organizzazione dei portuali di Salonicco (Olth) devono restare sotto il controllo dello Stato e che, nel caso di privatizzazione dei due porti, la Federazione nazionale dei portuali scatenerà «la madre di tutte le battaglie».
Inoltre i sindacati dei portuali hanno già preannunciato la loro adesione alla manifestazione in programma per il 4 giugno organizzata ad Atene dalla Gsee, la principale federazione sindacale del settore privato della Grecia. A fine settimana i funzionari della trojka daranno il loro responso con la presentazione della relazione della missione di esperti incaricata di valutare gli sforzi compiuti da Atene tagliare le finanze pubbliche. Berlino aveva parlato la scorsa settimana di una conclusione all’inizio di questa settimana. In precedenza era stata anche citata come probabile la data di venerdi’ 27 maggio. Dalle conclusioni della “Troika” dipendera’ il pagamento di una nuova tranche di aiuti alla Grecia da parte dell’Unione Europea, della Bce e del FMI, secondo il piano congiunto di aiuti messo in atto nella primavera del 2010.
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