Prosegue la protesta sui tetti del Campidoglio. Ieri c’è stato un primo incontro con la giunta comunale, ma le richieste di modifica del bilancio non sono state accolte nella loro parte più significativa. Un nuovo incontro è previsto per oggi. Ma intanto la polizia municipale impedisce di portare i rifornimenti agli arrampicati. Per oggi pomeriggio alle 17.00 è stata convocata una assemblea popolare sulla piazza del Campidoglio.
La protesta punta soprattutto a persuadere la giunta comunale a rivedere il bilancio del Comune (tutt’ora in discussione in consiglio comunale), sulle tematiche da tempo oggetto di iniziative da parte delle strutture che hanno dato vita all’occupazione di oggi.
I temi da ridiscutere riguardano il bilancio comunale; la destinazione dei depositi Atac in dismissione; il diritto all’abitare; le politiche dei tagli al welfare cittadino; le dismissioni (edilizia popolare, edifici pubblici ecc…).
Gli occupanti del tetto comunale hanno comunicato che non scenderanno fino a ché non verranno accettate le loro richieste ed il sindaco Alemanno non li convocherà.
Dall’alto sono stati calati striscioni di sostegno alla protesta, su uno è scritto: “Alemanno-Campidoglio Vendesi”; un altro è firmato Roma Bene Comune; significativamente è presente anche una bandiera No Tav. Uno striscione è scritto anche in lingua inglese affinché anche i “turisti” comprendano le ragioni della protesta.
Qui di seguito i comunicati dell’Unione Sindacale di Base e di Fabio Nobile (FdS)
Roma. La città sul tetto che scotta
E’ iniziata questa mattina l’occupazione di Palazzo Senatorio a Roma. Un’occupazione che vuole mettere in luce le vistose assenze dell’amministrazione guidata da Alemanno, riguardo gli strati sociali più esposti ai venti della crisi.
USB e Roma Bene Comune hanno avviato un tentativo di dialogo con l’amministrazione capitolina sin dagli stati generali della città che si svolsero a Febbraio scorso, ma continua a prevalere un atteggiamento di chiusura rispetto anche alle più elementari richieste che hanno l’obiettivo di spostare risorse verso le esigenze sociali della cittadinanza e del mondo del lavoro.
Invece questa amministrazione comunale continua a mostrare tutta la sua rigidità chiudendosi a riccio su ogni ipotesi di attenzione sociale.
Così alla richiesta di valorizzazione del patrimonio ATAC e a un utilizzo sociale e abitativo degli ex depositi, si replica con l’avvio della “svendita” di questi immobili; alle richieste di utilizzare le risorse per nidi e scuole dell’infanzia al fine di migliorare i servizi comunali anche attraverso le assunzioni già previste e non attuate, si risponde ampliando l’offerta dei servizi privati e precarizzando sempre di più chi in questi servizi lavora; allattenzione per quello che concerne i lavoratori che stanno perdendo il posto di lavoro nelle aziende partecipate, si risponde che i limiti imposti da Tremonti sono invalicabili. E così per tutto!
A tutte le richieste si sono posti limiti da parte degli assessori. Limiti che ora possono essere superati solo se il sindaco e il consiglio comunale siano disposti ad aprire le porte della torre d’avorio in cui si sono chiusi e avviino una rimodulazione delle politiche di bilancio agendo su tutti i livelli istituzionali come si conviene a una città capitale della Repubblica.
USB insieme ai movimenti riuniti in Roma Bene Comune pone i suoi interrogativi a tutta la città dall’alto del tetto occupato.
Interrogativi che la decina di manifestanti saliti sul tetto urla con i propri striscioni anche a tutti i turisti che transitano nei Fori o in Piazza del Campidoglio.
Roma città del mondo sta sempre più diventando Roma città dei privati.
Noi siamo saliti sul tetto per impedirlo.
Roma, 4 luglio 2011
USB Unione Sindacale di Base
NOBILE (FdS): “Campidoglio. Zero risposte al disagio sociale”
“Per chi oggi ha deciso di arrampicarsi sull’impalcatura del Palazzo Senatorio il bilancio del Comune di Roma rappresenta l’ultimo affronto di una politica nefasta ed incapace di rispondere al crescente disagio sociale. Nonostante Roma sia diventata la capitale dei nuovi poveri, degli sfratti record, dei servizi sociali ridotti al lumicino, della precarietà nel lavoro e nella vita quotidiana, si persegue sulla strada dei tagli ai servizi pubblici essenziali e al welfare. Ma se da un lato questa Giunta è immobile nell’affrontare i problemi reali della città, come il diritto all’abitare, dall’altro si sta spendendo oltremodo per raggiungere l’obiettivo di dismettere il patrimonio pubblico e privatizzare le municipalizzate. Noi continueremo a sostenere le mobilitazioni di chi si batte per una Roma alternativa in cui siano garantiti il diritto al lavoro e all’abitare e in cui i beni comuni rimangano una risorsa dei cittadini”. Così, in una nota, il consigliere regionale della Federazione della Sinistra, Fabio Nobile che sta partecipando al presidio davanti al Campidoglio.
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