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Bologna. Aria di sgomberi e di resistenza

Per questi infatti è arrivata ieri la proposta dell’assessore Frascaroli di mettere a disposizione un container al Parco Nord per far fronte all’emergenza freddo. Sempre meglio che dormire alla ghiaccio, direbbe qualcuno, se non fosse per il fatto che per guadagnarsi un posto in un container la polizia ha schedato tutti e pare abbia sequestrato alcune coperte e cartoni su cui nel frattempo dormivano i senzatetto.
Ma la “magnanimità” dell’assessore non finisce qui: ieri, durante l’irruzione dei Draghi Ribelli in consiglio comunale, per chiedere un dialogo sull’ordinanza di sgombero di via Clavature, l’assessore si è espressa disponibile a “lavorare insieme per trovare un posto da condividere (con gli occupanti dell’ex cinema Arcobaleno) per le assemblee”. La dichiarazione risulta evidentemente un po’sfottò, visto che non pare considerare la diversità di percorsi che hanno portato alle due occupazioni.
Se qualcuno si era fatto qualche illusione sulla Giunta che domenica aveva mostrato qualche timida simpatia per le motivazioni delle occupazioni, ieri i dubbi sono stati fugati con le dichiarazioni sia  del coordinatore della giunta Matteo Lepore: “Nessuna mediazione, se escono stasera è meglio per tutti” sia per bocca del Neo Sceriffo “Law and Order Merola” : “Hanno piacere a finire sui giornali con le occupazioni illegali? Ci finiranno anche per gli sgomberi”. “Per noi la legalità viene prima di tutto  se non lo capiscono ne paghino le conseguenze”.
Imbarazzo per  i consiglieri di Sinistra e Libertà , che ieri di fronte a un’assemblea indignata di 300 persone “Lavoreremo in consiglio comunale per fermare lo sgombero”, aveva detto Mirco Pieralisi al Cinema Arcobaleno. Stessa posizione per Cathy La Torre, che aveva chiesto il dialogo tra istituzioni e occupanti. “Noi non assegniamo spazi tramite le occupazioni, dico no a nuove sedi per i centri sociali, se vogliono mettersi in regola facciano la trafila che fanno tutti per avere gli spazi”, ha infine concluso  Merola mettendo fine ad ogni eventuale dubbio, come se le richieste degli occupanti ponessero le stesse tematiche della” bocciofila” o delle “dame del cucito”.
L’ordinanza di sgombero per i Draghi Ribelli è arrivata e così ieri sera tutti erano convinti che lo sgombero sarebbe arrivato nella notte anche per gli indignati dell’ex Arcobaleno, tanto che già tutti discutevano di cosa fare e dove andare una volta usciti.  
Mentre la polizia nelle piazze di Okland e di New York la polizia ha sgomberato nella notte gli indignati americani, alle 4.30 di questa mattina 400 persone erano pronte a difendere l’ex cinema, ma Santa Insolvenza ha fatto “il quinto miracolo”, come titola il comunicato degli occupanti questa mattina: per ora lo sgombero no né stato eseguito. La tensione rimane alta, ma la consapevolezza per gli indignati di star costruendo un movimento davvero alternativo rispetto a tutto quello che si è mosso in passato in città sta crescendo e cementificando l’idea di un cambiamento davvero possibile con la lotta.

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