Menu

Natale di lotta per i lavoratori sardi

Natale di attese e speranze per migliaia di lavoratori sardi, precari e cassintegrati, alle prese da mesi con difficili vertenze che hanno portato anche a dure azioni di lotta. In tanti hanno deciso di passare la giornata nei presidi organizzati all’interno di una protesta che non si è interrotta neanche durante il giorno festivo e che anzi ha visto la partecipazione di parenti e amici.
A partire dai marittimi della Enermar – la compagnia che fa capo all’armatore Vincenzo Onorato – a bordo della ‘nave degli indignados’, attraccata nel porto di Cagliari proprio davanti al Consiglio regionale dove, a giorni alterni, i lavoratori ora disoccupati dopo la fine dei collegamenti tra Palau e La Maddalena, protestano con bandiere e striscioni.
Natale di lotta anche davanti a Villa Devoto, sede di rappresentanza della presidenza della Giunta Cappellacci, da parte della Consulta delle Associazioni del Parco Geominerario che, dopo tre mesi di mobilitazione permanente, ha deciso di continuare il presidio anche durante le festività «per sollecitare ancora – spiega l’ex consigliere regionale del Pd e coordinatore della Consulta, Giampiero Pinna – l’attuazione della riforma indispensabile per rilanciare il Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna».
Hanno trascorso il Natale a casa, invece, dopo due anni di protesta in fabbrica prima e nel presidio di Campo Pisano poi, i lavoratori della ex Rockwool di Iglesias, che proprio nei giorni scorsi hanno terminato l’occupazione della miniera di Monteponi.
Mentre a Ploaghe, in provincia di Sassari, un gruppo di lavoratori del centro di riabilitazione Fondazione San Giovanni Battista, che era salito sul campanile della chiesa del paese, ha interrotto la protesta, su invito dell’assessore regionale della Sanità Simona De Francisci (che li ha convocati martedì mattina a Cagliari per un incontro urgente) ma sono pronti a risalire sul campanile già da martedì se non arriveranno risposte concrete sulla difficile situazione della fondazione.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *