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Ddl Fornero. Si torna in piazza

La Coalizione contro il Ddl Fornero e il Comitato No Debito non intendono abbassare la pressione affinchè non venga approvata la legge che distrugge ogni civiltà del lavoro e i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. Il primo appuntamento è oggi alle ore 16.00 in piazza del Pantheon, una piazza da occupare per mantenere ed estendere la mobilitazione contro la Legge Fornero. Domani toccherà invece alla Fiom. Venerdi scorso erano stati i sindacati conflittuali (Usb,Cub etc.) a protestare sotto il Parlamento e soprattutto sotto e durante la direzione del Pd in via Sant’Andrea delle Fratte.

“Due giornate che vedranno nel 13 un momento di azione e mobilitazione dislocate in diverse città e nel 14 un’occasione di convergenza nazionale. A Roma la piazza comune sarà piazza del Pantheon, nella quale il 13 giugno a partire dalle 17 si terrà un happening con gruppi musicali, artisti e scrittori e il 14 giugno dalle 14 partirà la mobilitazione “Blockupy DDL Fornero” scrivono in un comunicato stampa gli attivisti di Blockupy Ddl Fornero. Due giornate che vogliono incidere sul dibattito parlamentare e bloccare l’approvazione del DDL. Mentre l’Europa affonda per colpa delle banche e i governi ci impoveriscono, noi non resteremo a guardare. In tutta Italia e a Roma ci rimettiamo in movimento, per “esonerare il commissario tecnico” Monti, per riprendere in mano il nostro futuro!

Continua a crescere in tutti gli ambiti intanto la spinta per lo sciopero generale del 22 giugno convocato dai sindacati conflittuali. Non solo delegati sindacali e intere Rsu ma anche giuristi, artisti e personalità ritengono doveroso sostenere la mobilitazione generale e generalizzata del 22 giugno, quando a Roma saranno presenti anche la Merkel, Hollande e Rajoy.

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1 Commento


  • aldo

    Bisogna i tornare in piazza,ma con le idee chiare e con i forconi. Oramai la politica bipartisan nonostante sia sostenuta da una pseudo sinistra deforme è sull’orlo del fallimento. Solo lottando per il socialismo si potrà ancora conquistare la fiducia del popolo.

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