“Cibo, acqua, libri, farmaci, abitazione per tutti”, sono i temi al centro della giornata globale di mobilitazione che oggi, in ogni continente e nelle principali capitali, prevede iniziative da parte delle organizzazioni aderenti alla FSM – WFTU, alla quale aderiscono oltre 82 milioni di iscritti in tutto il mondo.
Nel pomeriggio un corteo con alcune centinaia di lavoratori e sindacalisti italiani e stranieri si è diretto verso la sede della FAO. Uno striscione in italiano e in inglese (Lotta per i tuoi diritti) e sorretto dai sindacalisti di diversi paesi (e di diversi colori) ha aperto il corteo. Presente un forte e combattivo spezzone del sindacato greco Pame, ci sono le bandiere dei movimenti per la sovranità alimentare sostenuta storicamente da Via Campesina, ci sono anche i senza casa della tendopoli che sta assediando il Campidoglio con lo striscione “Not for sale” (Non in vendita), ben visibile la presenza di lavoratori immigrati, soprattutto africani, tantissime le bandiere dell’Usb che ha organizzato l’appuntamento italiano della giornata mondiale. Presso la FAO è stato allestito un palco dal quale sono intervenuti gli ospiti internazionali e le realtà italiane di lotta sui temi al centro della giornata internazionale.
Anche il Comitato per la liberazione dei Cinque cubani prigionieri negli Usa, insieme a molti compagni dell’associazione e rivista Nuestra America e del circolo A. Mella dell’Associazione Italia–Cuba, hanno sfilato con lo striscione “LIBERATELI” dal Colosseo fino alla sede della FAO.
Questa mattina la Sala Di Liegro, nella sede Provincia di Roma, era piena come nelle grandi occasioni e non è riuscita a contenere tutti coloro che avrebbero voluto partecipare all’incontro Internazionale “Per la Sovranità Alimentare dei Popoli”, indetto nell’ambito della Giornata Internazionale di Lotta promossa dalla Federazione Sindacale Mondiale (FSM-WFTU) ed organizzato dall’Unione Sindacale di Base.
Al centro del convegno, che ha visto fra gli altri intervenire rappresentanti sindacali da Egitto, Grecia, Senegal, Serbia, India e Tunisia, la necessità di una forte opposizione al saccheggio di risorse, di terra e di diritti operato dalle multinazionali.
La terra a chi la lavora, la valorizzazione delle pratiche e delle colture tradizionali ed un forte sostegno ai movimenti cooperativi, hanno trovato l’accordo dei molti sindacalisti convenuti, che hanno inoltre condiviso un netto no ai biocarburanti e agli OGM.
I temi emersi nel dibattito saranno alla base della piattaforma che la Segreteria Europea e la Segreteria Mondiale dell’Unione Internazionale Agroalimentare discuteranno domani e dopodomani a Roma, presso la sede nazionale dell’USB. Il testo definitivo verrà consegnato alla Direzione Generale della FAO, che si appresta a dare il via alla 39° sessione del Committee on World Food Security (CFS).
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