Il comitato delle mogli dei cassintegrati di Pomigliano con una lettera pubblica ”da donna a donna”, hanno invitato tutte le mogli degli operai a costruire insieme una assemblea operaia a Pomigliano” ill 24 novembre, ore 10.00, nella Sala della Biblioteca Comunale.
”Oggi che nessuno fa più misteri sul fallimento del piano Marchionne – dichiara il Comitato – e che la Fiat si sta sfilando dall’Italia delocalizzando all’estero, si prospetta un futuro da disoccupati per tutti i lavoratori, inclusi quelli dell’indotto. Come mogli, come compagne, come mamme, e come donne operaie- aggiungono – scendiamo in campo accanto ai nostri uomini per un’unica lotta: quella per il lavoro a cominciare proprio dalle
fabbriche Fiat”.
Le donne inoltre hanno pensato anche di presentare una loro proposta per tutelale i posti di lavoro: ”Nazionalizzare tutte le fabbriche del Lingotto – aggiungono – perché tutte già abbondantemente strapagate dalla collettività con finanziamenti pubblici incassati ed usati a discapito sociale”.
Nella lettera aperta sono queste moglia a raccontare di essersi conosciute ”accompagnando i bambini a scuola, andando al mercato o dal fruttivendolo, e ci siamo ritrovate a confrontarci sui prezzi che salgono e sulla nostra battaglia quotidiana per far quadrare i conti tra libri per la scuola, ticket per la sanità e l’esigenza di arrivare a fine mese. E nello sconforto – proseguono nella missiva – ci siamo ritrovate a parlare del passato e dei primi anni di fabbrica dei nostri mariti, quando le cose non erano come oggi: i figli erano piccoli, c’erano tanti impegni, si poteva pagare il mutuo e si andava anche a mangiare la pizza di sera. Poi arrivò Marchionne con il suo ‘piano’. Ci illusero sulla prossima fine degli ‘stenti’, ma oggi lo stesso Marchionne dichiara fallito il suo piano e il ‘rilancio’ di Pomigliano si e’ rivelato il miraggio già previsto dai nostri mariti”.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa