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Milano. Il “cuore” della salute

Da un lato gli scandalissimi che hanno colpito il mito della “eccellenza” nella sanità in Lombardia (ultimo in ordine di tempo in rinvio a giudizio per Formigoni). Dall’altro la lotta esemplare delle lavoratrici e dei lavoratori del San Raffaele contro la destrutturazione di un grande ospedale. A Milano si gioca una partita importante sulla sanità pubblica, declinata però come indissolubilmente gratuita, sociale ed efficiente, in pratica un servizio nella sua natura universale. Dunque non una fonte di profitto. Nasce da questo un appello alla mobilitazione per “non spezzare il cuore della sanità”
Se ne parlerà in un convegno venerdi 15 febbraio a Milano organizzato dal Comitato No Debito, da Medicina Democratica e dal Comitato per la difesa della salute nei luoghi di lavoro e nel territorio. Il convegno si tiene alla sala Expo della stazione Milano Garibaldi.
“Con questo convegno il comitato no debito di Milano, le forze politiche e sindacali, le formazioni sociali, le associazioni, i movimenti, le singole persone che l’hanno organizzato e promosso intendono proporre alcuni punti, per avviare un programma di lavoro concreto e una linea politica mobilitante e di lotta sul terreno della sanità” scrivono i promotori dell’iniziativa. Con l’obiettivo di creare “sull’emergenza sanitaria”, sul “debito pubblico” e sulla “spending review” un’area di interesse, di discussione, di dibattito nei militanti politici, sindacali, nelle realtà di movimento, nelle associazioni, nella società civile, nei cittadini e nell’opinione pubblica.
Ma soprattutto, affermano gli organizzatori “costruire un collettivo di attivisti e un gruppo di lavoro di militanti dei partiti, sindacati, associazioni, movimenti democratici (interessati alla sanità) che si impegnino a dare avvio a un movimento e a organizzare a livello locale e nazionale iniziative, mobilitazioni e lotte aventi come obiettivo il trinomio unitario del “debito pubblico-sistema sanitario-spending review”, realtà indissolubilmente collegate tra loro”.
In tal senso c’è un appello esplicito a numerose realtà come Medicina Democratica, Emergency, il Coordinamento nazionale per la difesa della Sanità Pubblica (costituitosi a Firenze lo scorso settembre), il Comitato per la difesa della sanità pubblica di Milano, il Comitato per la difesa della sanità Milano Sud, il Naga, il Poliambulatorio di Via dei Transiti, la Lila, l’Associazione Senza Limiti, il Forum per la salute mentale, il Comitato per la difesa della salute nei luoghi di lavoro e nel territorio di Sesto San Giovanni, l’Associazione italiana esposti amianto, il Coordinamento nazionale disabili gravi e gravissimi, l’Associazione genitori disabili Don Gnocchi, il Care Griver, l’Associazione 16 novembre-malati di SLA, la Rete 28 Aprile, l’USB, l’USI, la Cgil FP, il Cobas Sanità, il SI Cobas, la CUB, le RSU delle Aziende ospedaliere e Aziende sanitarie locali di Milano e provincia, ed altri ancora.
Il Comitato No Debito di Milano, Medicina Democratica e il Comitato per la difesa della salute nei luoghi di lavoro e nel territorio di Sesto San Giovanni  propongono di costruire un coordinamento milanese di tutte le realtà politiche, sindacali, associative e di movimento per sviluppare un’indispensabile e improcrastinabile lotta comune contro le azioni governative e regionali che attaccano la sanità pubblica e riducono il diritto alla salute.
Gli organizzatori avanzano ben diciassette punti di proposta per un percorso comune sulla difesa e il rilancio della sanità pubblica, ma proprio per questo, sociale, gratuita ed efficiente.

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