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I disabili gravi e gravissimi oggi in piazza contro i tagli

Il presidio oggi e’ organizzato dal “Comitato 16 novembre” al quale aderiscono numerosi malati di Sla che chiedono lo sblocco e la ripartizione alle Regioni dei 275mln previsti dalla legge di stabilita’ 2012 per la non autosufficienza e un piano per assicurare ai malati adeguati livelli di assistenza.
Lo scorso anno i malati di Sla avevano dato vita ad un drammatico sciopero della fame a oltranza contro i tagli ai fondi e ai servizi imposti dal governo Monti. Erano stati proprio loro ad aprire il corteo della manifestazione nazionale del 27 ottobre, il “No Monti Day”.
A fine aprile Salvatore Usala, uno dei malati-attivisti del comitato, era tronato a protestare pubblicamente sotto la regione Sardegna. “Abbiamo ottenuto i 100 milioni per il fondo per la non autosufficienza” sottolinea Giuseppina Vincentelli, moglie di Salvatore Usala, “ma questi soldi non ci sono stati dati per l’assenza della finanziaria regionale e tutte le famiglie sono in seria difficolta’. Tutte le spese sono a nostro carico, oltre all’assistenza che garantiamo 24 ore su 24”.
Alla manifestazione di oggi parteciperà anche il Comitato No Debito impegnato in una campagna nazionale contro i tagli alla sanità e l’austerity che uccide. Nel pomeriggio il Comitato 16 novembre parteciperà poi al forum sulla sanità promosso a Roma dal Comitato No Debito e da Medicina Democratica all’ospedale CTO.

Qui di seguito un comunicato di Laura Flamini, presidente del Comitato 16 Novembre:

Non ci stiamo! Insieme a cassaintegrati, esodati, disoccupati, famiglie che non arrivano non a fine mese e nemmeno alla seconda settimana ma proprio non arrivano più, pensioni da fame, Signori Politici, Ministri di questo Governo, Presidente Napolitano, possiamo ricordarvi che ci siamo anche NOI? Oppure circa tre milioni di cittadini italiani, di ogni età, feriti da disabilità, impediti a lavorare, studiare,crescere, vivere non esistono? Cancellati dai vostri programmi, inesistenti nei vostri dibattiti, esclusi da possibili riforme, restiamo solo negli articoli della Costituzione e delle leggi inapplicate.

Da un lato malattie devastanti, dall’altro una politica che non sa che esistiamo e nel mezzo NOI, la parte più debole ed esposta del popolo italiano. Dimenticati con le nostre famiglie da tutti, politici, stampa e televisioni, ma non dalla disoccupazione, tasse, pensioni da fame, licenziamenti. Con qualcosa in più: sofferenza fisica e morale, la morte per mano, l’ indifferenza di chi potrebbe ma non fa, la dignità negata.

Ma NOI non ci stiamo, non POSSIAMO starci, prima che DISABILI siamo mamme, papà, figli, fratelli, abbiamo sentimenti, abbiamo una vita di affetti che vogliamo difendere.

E proprio NOI, i più deboli della società, che conosciamo meglio di chiunque quali sono i bisogni ma anche gli sprechi, gli abusi , quanto è inutile e quanto è necessario per cambiare un sistema che non funziona, presenteremo un progetto per riformare il Sistema Assistenziale, realizzabile, sperimentato, in linea con la tenuta dei conti, e con la dignità di chi, senza colpa alcuna, è costretto a vivere con una grave disabilità.

Paralizzati, in carrozzina, con respiratori e salvavita, da ogni parte d’Italia, armati solo della nostra dignità offesa e del diritto di ogni persona, disabile o abile, a vivere la propria dimensione nel miglior modo possibile, il 12 GIUGNO saremo ancora davanti al Ministero Economia e Finanze, per chiedere assistenza, sostegno economico, libertà di accesso alle cure, partecipazione, impegni certi, a denunciare la vergogna di uno Stato che dimentica i suoi doveri.

Laura Flamini, Presidente Comitato 16 Novembre Onlus

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