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Giugliano. Buoni spesa per le famiglie. Ma quando?

Per fronteggiare la crisi da “Covid-19” è stata prevista la distribuzione su scala nazionale di “buoni spesa” per l’acquisto di generi alimentari di prima necessità in favore dei nuclei famigliari più bisognosi, poiché privi di reddito.

Il Comune di Giugliano dovrà distribuire poco più di un milione e 200 mila euro di buoni spesa. Il servizio di gestione è stato affidato ad una società privata.

In totale sono state presentate 4.303 domande di accesso ai buoni, ma al 12 maggio risultano distribuiti “buoni spesa” soltanto a 2.171 nuclei famigliari per la somma di euro 792.350. La metà dei richiedenti risulta ancora esclusa del tutto dall’accesso ai “buoni spesa” e più di 400.000 euro sono ancora da distribuire.

Numerosi cittadini, schiacciati dalla crisi e ridotti alla fame, pur avendo fatto domanda, sono ancora in attesa dei “buoni”.

Questi ritardi inaccettabili e offensivi sono addebitabili all’amministrazione o alla società che gestisce il servizio? Affidare il servizio al privato è stato un bene o ha peggiorato il tutto? Con la chiusura totale delle attività lavorative, soprattutto chi non ha le garanzie di uno stipendio fisso, non può attendere settimane, mesi per poter fare un minimo di spesa di generi di prima necessità.

Questi ritardi non soltanto aggravano le condizioni di vita di migliaia di famiglie, ma le umiliano, ne calpestano la dignità.

Chiediamo al Commissario e al Dirigente del Settore Servizi Sociali di chiarire i motivi dei ritardi e fissare una scadenza precisa per la valutazione delle istanze residue e la distribuzione dei “buoni spesa”.

DIRITTI E DIGNITÀ PER TUTTI MARTEDI 26 MAGGIO ORE 10:00 PRESIDIO POPOLARE A PIAZZA MUNICIPIO

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