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Thyssen, niente accordo. Fuori 611 operai

Nessun accordo è stato raggiunto durante la notte al ministero del Lavoro tra la Berco, azienda che fa capo al gruppo Thyssenkrupp, e i sindacati confederali. L’azienda è rimasta ferma sulle proprie posizioni e ha confermato 611 licenziamenti e la chiusura completa dello stabilimento di Busano Canavese (Torino).

La proposta del ministro Giovannini prevedeva il ricorso a 12 mesi di cassa integrazione straordinaria per riorganizzazione con mobilità volontaria e incentivata, ricollocazione e formazione. Alla trattativa ha partecipato fino alla fine anche il presidente dell’Emilia Romagna Vasco Errani, ma senza risultati. La Berco ha in totale circa 3.000 dipendenti, di cui circa 2.600 a Copparo (Ferrara), 100 a Busano Canavese (Torino), gli altri a Castelfranco Veneto (Treviso). Da gioved^ scorso gli stabilimenti sono fermi per lo sciopero ad oltranza proclamato dai sindacati.

 

‘Sembra una ripicca della Thyssenkrupp dopo la condanna, l’impressione è che vogliano depotenziare la loro presenza in Italia” ha commentato Fabrizio Bellino della Fiom di Torino, che ha partecipato alla trattativa durante la notte. ”Non era mai accaduto un fatto così grave – osserva – é un macigno terribile, vergognoso, drammatico. Un problema palesemente politico. L’azienda non ha neanche preso in discussione la proposta del ministro, sembrava tutto già deciso nonostante i 75 giorni di trattativa. Auspichiamo un ripensamento e il ritiro dei licenziamenti”.

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