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Torino: l’Usb manifesta a Mirafiori

Continua la battaglia dei metalmeccanici USB, che questa mattina  a Torino hanno manifestato ai cancelli della porta 2 di Mirafiori. Nel corso del presidio hanno distribuito la lettera “di un lavoratore come tanti, a nome di tanti”, indirizzata all’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne.

 

“Facile fare impresa in questo modo – recita la lettera – senza rischio alcuno tranne che per i lavoratori. E’ bello, caro Sergio, parlare di decisioni coraggiose con i soldi in tasca e quando, per quanto puoi perdere, non è la casa quella che perdi, non è la dignità di avere un lavoro quella che perdi, non è l’orgoglio di poter offrire un futuro ai tuoi figli quello che perdi!”.

Con questa iniziativa l’USB ha inteso riaffermare le ragioni espresse attraverso il Comitato per il No al ricatto Marchionne durante il referendum del 2011. Coloro che sostennero il “fantomatico progetto Marchionne”, devono ora constatarne il fallimento, con stabilimenti chiusi e migliaia di lavoratori in cassintegrazione.

I metalmeccanici dell’USB chiedono diritti per tutti i lavoratori e pari dignità tra le organizzazioni sindacali. Le mobilitazioni non si fermeranno fino a quando tutti gli operai non torneranno sul loro posto di lavoro. Anche per questo i metalmeccanici dell’USB aderiscono ed invitano a partecipare allo sciopero del 18 ottobre, con corteo a Roma, e alla manifestazione nazionale del 19 ottobre.

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