La Federazione Bolognese dell’ Unione Sindacale di Base nel manifestare solidarietà ai facchini della Granarolo in lotta per il proprio posto di lavoro aderisce alla manifestazione indetta per sabato pomeriggio alle 15:30 in Piazza Dell’Unita.
L’Arroganza e la presunzione politica della Lega delle Cooperative, i Unindustria, dei parlamentari bolognesi del Pd e del centro destra , che cona appelli indecenti alla cittadinanza ed interpellanze parlamentari vogliono bloccare la lotta dei lavoratori , additandoli come il male da perseguire, è estremamente pericoloso sul piano dei diritti sindacali e civili e per questo,
L’operato di questi soggetti, si iscrive benissimo nella logica espressa nel “ Jobs Act ” di Renzi: il “nuovo che avanza riportando indietro di 40 anni il livello dei diritti sindacali e salariali dei lavoratori.
Per questo abbiamo già manifestato la nostra ferma opposizione a livello locale e nazionale e continueremo nella battaglia affinché quel provvedimento non passi peggiorando ulteriormente la vita lavorativa e sociale delle lavoratrici e dei lavoratori sul territorio italiano.
Quelli che oggi gridano allo scandalo per i picchetti organizzati dai lavoratori, sono gli stessi che giustificano il non rispetto degli accordi sindacali ed è inutile che la Granarolo provi a schivare responsabilità che sono interamente sue, il controllo di quello che avviene all’interno del posto di lavoro è responsabilità del datore di lavoro.
Tutto questo tira in ballo un sistema di lavoro , quello delle cooperative nella logistica ma non solo, che definire ai margini e probabile fucina delle criminalità organizzate è diventato un eufemismo, ormai sempre più frequenti sono gli episodi di pestaggio,sfruttamento, lavoro in nero senza contratto e cooperative fantasma che spariscono da un giorno all’altro cambiando sede con altra sigla e senza nessuna responsabilità diretta nei confronti dei lavoratori sfruttati e spremuti come limoni.
Di questo si dovrebbe occupare la magistratura e la politica italiana , della situazione lavorativa che precariato e leggi razziste come la Bossi-Fini hanno creato nel tessuto lavorativo e sociale italiano e non di tentare di criminalizzare chi lotta per il lavoro ed una vita dignitosa
Con queste motivazioni saremo sabato pomeriggio in piazza a fianco dei lavoratori in lotta
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa