Un’emergenza rifiuti infinita. La Resit. Taverna del Re. Migliaia di tonnellate di rifiuti idustriali tossici smaltiti nelle terre che un tempo furono fonte di sostentamento della città. Collusione tra imprenditoria, malaffare ed istituzioni nazionali e locali. Forze dell’ordine e Magistratura pronte a chiudere un occhio (anzi tutt’e due) davanti a questa situazione che in fin dei conti conviene a tutti: l’imprenditoria risparmia sullo smaltimento, la camorra ci guadagna e la politica si fa molti amici. Conviene a tutti, certo, tranne che alle popolazioni che si ammalano e vedono distrutta la loro terra. Ma questa è una storia fin troppo nota. E dopo di questo, l’inceneritore. La grande impresa vuole bruciare quella schifezza che ci ha spacciato per ecoballe in 20 anni di raccolta differenziata sabotata! Ed in questo scenario arriva la mazzata della tassa sui rifiuti, la TARES, più alta d’Italia, in uno dei luoghi con il più alto tasso di disoccupati d’Italia. Ecco, queste sono le condizioni al contorno della vicenda TARES a Giugliano. Una vicenda che non è solo una questione di tasse e servizi mancati, è una questione di resistenza. Un’esperienza di resistenza popolare e di massa, nonchè potenzialmente vincente, contro una brutale aggressione nei confronti del territorio, dei suoi abitanti, dei suoi lavoratori e dei suoi disoccupati, che va avanti da decenni. Un primo atto di resistenza di una popolazione martoriata e, nella sua massima parte, silente per anni. Sembra che Giugliano sia cambiata. La gente, anche quella meno avvezza alla militanza politica e sociale, chiede Raccolta Differenziata sotto controllo popolare e che chi ha inquinato deve pagare. Dopo quel giovedì 16 Gennaio, dopo la dura battaglia tra Polizia e manifestanti No Tares, Giugliano non è più la stessa. Se da parte della popolazione c’è una nuova combattività, ed assemblee popolari praticamente ogni domenica nelle piazze cittadine, da parte delle forze dell’ordine è stato creato un clima repressivo che mai si era visto da queste parti. E’ diventato più complicato persino distribuire qualche volantino. Anche per questo si scenderà in piazza a Giugliano l’8 Febbraio. Anche per dimostrare che la repressione non può scoraggiare una vertenza democratica, popolare ed autorganizzata come quella che portiamo avanti da quasi 2 mesi, per una TARES equa e solidale, per una reale Raccolta Differenziata sotto Controllo Popolare e contro gli Inceneritori a Giugliano come altrove.
Invitiamo perciò tutti i cittadini democratici al Corteo No Tares-No Inceneritore che muoverà dalla stazione della Metropolitana di Giugliano sabato 8 Febbraio ore 18:00. Perché, come hanno giustamente detto alcuni compagni di Napoli, la TARES non è solo una questione di paese!
*Comitato Disoccupati Giuglianesi “Voci Sommerse”
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