Da ieri 11 febbraio il consiglio di fabbrica della Lucchini di Piombino sta occupando la direzione dello stabilimento siderurgico. I contratti di solidarietà con i quali si lavora da due anni stanno per scadere. Ma la partita non è chiusa perché l’azienda parla di aprire la cassa integrazione. Se entro il prossimo 17 febbraio non saranno acquisite tre nuove navi di materie prime, l’altoforno rischia a metà marzo di fermarsi. E’ questo che vuole l’azienda, lasciare 1.500 operai senza lavoro? “Se non ci sarà una presa di posizione chiara da parte del ministero stanotte dormiremo qui”, dicono gli operai in un comunicato, e l’occupazione odierna della direzione aziendale, consideratela come l’avvio delle mobilitazioni di lotta. Al momento non è stato dichiarato lo sciopero ma se non arriveranno risposte è probabile che gli operai saranno chiamati alla mobilitazione. I sindacati si appellano al ministro del lavoro Zanonato affinché “garantisca il mantenimento della produzione dell’altoforno e l’approvvigionamento di materie prime”.
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